In Inghilterra lo sport professionistico, e dunque anche la Premier League, potrà ripartire a porte chiuse ma solo dopo il primo giugno. È quanto ha deciso il governo presieduto da Boris Johnson, presentando oggi i dettagli della fase due della gestione per l’emergenza da coronavirus. Proprio oggi i venti club della massima serie inglese si riuniscono per valutare con quali modalità far ripartire la stagione. Probabile una ripresa il 12 giugno, come ipotizzato in questi giorni.
A festeggiare è soprattutto il Liverpool, a cui mancano poche giornate per avere la matematica certezza della vittoria della Premier League che manca da 30 anni. Ma non è detto che tutti i club siano d’accordo sulla ripresa. Ad oggi a opporsi sono soprattutto Brighton, West Ham e Watford, in pratica le squadre appena sopra la soglia salvezza che rischiano la retrocessione in caso di ripartenza. Perché passi una mozione in Premier League servono 14 voti a favore: ecco perché la ripartenza non è ancora scontata.
In Italia invece il fine settimana ha portato ha un altro rinvio: il Comitato Tecnico Scientifico del governo, che doveva pronunciarsi in merito alla ripresa dell’attività di gruppo a partire dal 18 maggio, ha voluto prendersi altro tempo per dare il suo sì definitivo. Probabilmente si tratta di uno slittamento breve ma è comunque il segnale di quanto sia delicata la decisione: il nodo resta sempre quello sulla ‘quarantena allargata‘ per tutti i soggetti che hanno avuto contatti con il calciatore o un membro dello staff trovato positivo.
L’idea di perseguire la linea adottata dalla Bundesliga che riprenderà il torneo il 16 maggio (isolare solo la persona contagiata) non convince, secondo quanto aveva già fatto intendere il sottosegretario della Salute, Sandra Zampa, che aveva considerato venerdì scorso il protocollo tedesco un fallimento. Il vincolo avrebbe un impatto non indifferente sulla possibile ripartenza e la ripresa del campionato ma è un punto fondamentale: scoprire un nuovo caso bloccherebbe definitivamente il ritorno alle gare.
La speranza è che a giugno, con l’eventuale ripresa della serie A, la curva dei contagi si sia ulteriormente ridotta. Non è dunque da escludere che il via libera dl Cts previsto per oggi o martedì sia limitato esclusivamente alla ripresa degli allenamenti di gruppo, spostando più avanti la questione di una ripresa del campionato. Non sarà sfuggita al Cts il caso della Dinamo Dresda, squadra di seconda divisione del campionato tedesco, costretta a saltare le prossime due giornate della D2 e mettersi in quarantena per la positività di due calciatori. Il capo della Lega tedesca, Christian Seifert, ha subito avvertito che la Bundesliga non arretrerà di un passo confermando la ripresa dei due massimi campionati.
La linea della Figc è quella della massima disponibilità nei confronti del Cts e si punta a ridurre al minimo i positivi anche perché senza passare per gli allenamenti collettivi non si potrebbe nemmeno ipotizzare la ripresa del campionato. La stessa Federcalcio attende e aspetta di convocare il Consiglio federale per confrontarsi su elementi più concreti. Ma probabilmente tutto si deciderà con l’incontro tra il presidente Gravina e il premier Conte che arriverà al termine di una settimana chiarificatrice.
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Coronavirus, il governo Johnson dà il via libera alla Premier League dal primo giugno
In Inghilterra lo sport professionistico potrà riprendere dal prossimo mese. Il campionato di calcio si prepara alla ripartenza per il 12 giugno, ma non è ancora detta l'ultima parola: perché passi una mozione servono 14 voti a favore e almeno tre club restano per ora contrari
In Inghilterra lo sport professionistico, e dunque anche la Premier League, potrà ripartire a porte chiuse ma solo dopo il primo giugno. È quanto ha deciso il governo presieduto da Boris Johnson, presentando oggi i dettagli della fase due della gestione per l’emergenza da coronavirus. Proprio oggi i venti club della massima serie inglese si riuniscono per valutare con quali modalità far ripartire la stagione. Probabile una ripresa il 12 giugno, come ipotizzato in questi giorni.
A festeggiare è soprattutto il Liverpool, a cui mancano poche giornate per avere la matematica certezza della vittoria della Premier League che manca da 30 anni. Ma non è detto che tutti i club siano d’accordo sulla ripresa. Ad oggi a opporsi sono soprattutto Brighton, West Ham e Watford, in pratica le squadre appena sopra la soglia salvezza che rischiano la retrocessione in caso di ripartenza. Perché passi una mozione in Premier League servono 14 voti a favore: ecco perché la ripartenza non è ancora scontata.
In Italia invece il fine settimana ha portato ha un altro rinvio: il Comitato Tecnico Scientifico del governo, che doveva pronunciarsi in merito alla ripresa dell’attività di gruppo a partire dal 18 maggio, ha voluto prendersi altro tempo per dare il suo sì definitivo. Probabilmente si tratta di uno slittamento breve ma è comunque il segnale di quanto sia delicata la decisione: il nodo resta sempre quello sulla ‘quarantena allargata‘ per tutti i soggetti che hanno avuto contatti con il calciatore o un membro dello staff trovato positivo.
L’idea di perseguire la linea adottata dalla Bundesliga che riprenderà il torneo il 16 maggio (isolare solo la persona contagiata) non convince, secondo quanto aveva già fatto intendere il sottosegretario della Salute, Sandra Zampa, che aveva considerato venerdì scorso il protocollo tedesco un fallimento. Il vincolo avrebbe un impatto non indifferente sulla possibile ripartenza e la ripresa del campionato ma è un punto fondamentale: scoprire un nuovo caso bloccherebbe definitivamente il ritorno alle gare.
La speranza è che a giugno, con l’eventuale ripresa della serie A, la curva dei contagi si sia ulteriormente ridotta. Non è dunque da escludere che il via libera dl Cts previsto per oggi o martedì sia limitato esclusivamente alla ripresa degli allenamenti di gruppo, spostando più avanti la questione di una ripresa del campionato. Non sarà sfuggita al Cts il caso della Dinamo Dresda, squadra di seconda divisione del campionato tedesco, costretta a saltare le prossime due giornate della D2 e mettersi in quarantena per la positività di due calciatori. Il capo della Lega tedesca, Christian Seifert, ha subito avvertito che la Bundesliga non arretrerà di un passo confermando la ripresa dei due massimi campionati.
La linea della Figc è quella della massima disponibilità nei confronti del Cts e si punta a ridurre al minimo i positivi anche perché senza passare per gli allenamenti collettivi non si potrebbe nemmeno ipotizzare la ripresa del campionato. La stessa Federcalcio attende e aspetta di convocare il Consiglio federale per confrontarsi su elementi più concreti. Ma probabilmente tutto si deciderà con l’incontro tra il presidente Gravina e il premier Conte che arriverà al termine di una settimana chiarificatrice.
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Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Credo che siamo vicini" all'elezione dei giudici costituzionali di nomina parlamentare, "in settimana dovremmo chiudere, perchè non se ne può più". Lo ha affermato il segretario di Azione Carlo Calenda, ospite di 'In altre parole' su La7.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - Con la liberazione Abedininajafabadi Mohammad "credo che il Governo abbia fatto una scelta giusta: quello che eviterei da parte del Governo è dire che non c'è stato lo scambio", per la liberazione di Cecilia Sala, "perchè questo prende tutti per idioti. Ha fatto bene il Governo a farlo, secondo me la Meloni ha fatto un buon lavoro, ma non ci dicano che non c'è nessuno scambio". Lo ha affermato il segretario di Azione, Carlo Calenda, ospite di 'In altre parole' su La7. Inoltre "una coincidenza abbastanza fortunata" è che negli Stati Uniti "c'è un Presidente che è uscente ma uno che non è ancora entrato, quindi c'è un vuoto".
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Buon lavoro al rieletto presidente Zoran Milanovic, che avrà ancora il compito di rappresentare con equilibrio tutta la Croazia in patria e all'estero. La Croazia è un elemento fondamentale per la stabilità dei Balcani e un tassello importante nell'ambito della Nato, soprattutto dopo l'aggressione russa all'Ucraina. Il Paese di Milanovic potrà anche collaborare alla piena integrazione di Bulgaria e Romania nell'area Schengen e alla gestione di fenomeni epocali come le migrazioni". Così la capogruppo del Pd nella commissione Politiche europee del Senato Tatjana Rojc, dopo che Zoran Milanović è stato confermato Presidente della Repubblica di Croazia.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Soddisfazione per la determinazione con cui le autorità preposte stanno sanzionando i gravi fatti accaduti a Busto Arsizio, prendendo i provvedimenti auspicati. Sono stati firmati infatti i decreti d'espulsione per due cittadini marocchini responsabili dei reati commessi in piazza Garibaldi a Busto Arsizio nei giorni scorsi. I due delinquenti stranieri vengono ora accompagnati al Cpr di Gradisca d'Isonzo per l’espulsione". Lo afferma il deputato della Lega Stefano Candiani.
"Domani -aggiunge- proseguiranno le indagini sugli altri responsabili con supporto delle immagini e dei video delle telecamere. Ancora una volta, come Lega, siamo dalla parte di chi si spende per la sicurezza dei cittadini: non siamo disposti a tollerare comportamenti violenti e prevaricatori che portano illegalità sui nostri territori, minacciano i residenti, o attaccano le Forze dell’Ordine”.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Massima solidarietà agli agenti delle Forze dell’Ordine aggrediti e rimasti feriti negli scontri a Bologna. Preoccupa l’aumento dell’antisemitismo, reso evidente anche dall’attacco alla Sinagoga di Bologna. Ormai non sono più segnali, ma il segno che c’è un movimento ampio e profondo contro la Comunità ebraica anche nel nostro Paese”. Lo scrive su X Ettore Rosato, vicesegretario di Azione.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - "Le violenze contro le Forze dell’Ordine, l’aggressione alla Sinagoga di Bologna e gli atti vandalici sono da condannare fermamente. Non può esserci alcuna giustificazione per chi ha usato la morte di Ramy per compiere violenze e gesti antisemiti”. Lo afferma la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi.
“Piena solidarietà agli agenti feriti, ai sindaci, e soprattutto alla comunità ebraica che, ancora una volta, diviene bersaglio di oltraggi e violenza, dimostrazione dell’esistenza di un antisemitismo strisciante sempre pronto a riemergere. Ora sia unanime la condanna -conclude Boschi- così come il rispetto per la famiglia di Ramy Elgaml che, con grande dignità, nel pretendere verità e giustizia ha chiesto che il suo nome non venga utilizzato per atti di violenza o per fini politici”.
Roma, 12 gen. (Adnkronos) - “Realpolitik efficace ma nessun capolavoro da manuale di politica estera. A Giorgia Meloni dico che ha ancora molto, troppo da imparare da quel protagonismo italiano e quel coraggio che dimostrò invece Craxi, non solo con Sigonella. È così evidente che lo riconosce anche chi ha una storia diversa dalla nostra, a sinistra, come oggi l’amico Bonelli". Lo afferma il segretario del Psi, Enzo Maraio.