Ci sarebbero motivi personali alla base dell’assassinio di A.B. ragazzo di 35 anni raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco nel pomeriggio di mercoledì nella sua abitazione di Ciampino, alle porte di Roma. Sparatoria durante la quale è rimasto ferito anche di S. I., 36 anni, ricoverato in fin di vita all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Gli investigatori in serata hanno fermato una guardia giurata, loro coetanea, che conosceva entrambe le persone coinvolte nella sparatoria e che potrebbe essere coinvolto nel delitto.

Ad indagare sono i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, diretti dal maggiore Emanuele Tamorri, che indaga sul caso. I carabinieri non hanno trovato segni di effrazione, segno che l’incontro era organizzato o comunque la terza persona, presumibilmente il killer, non ha fatto irruzione ma si trovava già nell’abitazione. L’omicida ha prima freddato il 24enne, poi avrebbe inseguito il 35enne per le scale lasciandolo a terra ferito, in cortile, prima di darsi alla fuga a sua volta.

I carabinieri hanno anche sentito i vicini di casa del ragazzo che però hanno dichiarato agli inquirenti di non aver sentito nulla. Il fermato attende l’interrogatorio nella mattinata di giovedì alla presenza del pm di turno della Procura di Velletri, che ha aperto il fascicolo. Nel condominio di via Cagliari 1, nello stesso stabile di edilizia pubblica residenziale ad aprile c’era già stato un omicidio. In quella occasione un 48enne aveva accoltellato a morte il fratello.

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