Il tanto attesto decreto legge Rilancio – presentato dal governo dopo giorni di attesa – prevede 3,25 miliardi per la sanità, messa a durissima prova dell’emergenza provocata dall’epidemia di Sars Cov 2. E di quei soldi “240 milioni saranno destinati a nuove assunzioni, tra le quali quelle di 9.600 infermieri destinati al territorio” ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Inoltre, “190 milioni saranno destinati ad incentivi a medici e personale sanitario“. Con il decreto sono previste altre 4.200 borse per le scuole di specializzazione in medicina, in collaborazione con il ministero dell’Università. Con gli stanziamenti previsti, i preziosissimi posti in terapia intensiva “aumentano del 115%: si passa così stabilmente dai 5.179 posti prima dell’emergenza pandemica ad oltre 11.000 posti“. Nelle settimane più dure dell’emergenza sanitaria alcuni pazienti gravissime sono stati accolti e curati anche in Germania che di posti invece ne aveva il quintuplo.

Anche la medicina territoriale si è rivelata un punto debole nella lotta quotidiana contro il coronavirus. Con il personale medico, esposto e colpito, e soprattutto non attrezzato per respindere l’onda d’urto di una malattia sistemica. “Facciamo uno sforzo per dare più presenza ai nostri servizi di assistenza sul territorio e investiamo sui servizi domiciliari che oggi coprono il 4%, passiamo al 6,7%, più della media Ocse che è il 6%” dice Speranza.

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