La Fiom-Cgil ha siglato due accordi con Fca e Cnh Industrial per garantire alle delegate e ai delegati presso gli stabilimenti le agibilità sindacali, ulteriori a quelle riconosciute dallo Statuto dei lavoratori alla sola Fiom perché non firmataria del contratto collettivo specifico che ha sostituto il contratto collettivo nazionale nel gruppo ex Fiat.

Un modo, spiegano la segretaria generale Francesca Re David e il responsabile automotive Michele De Palma, per “assicurare le attività di confronto e monitoraggio dell’accordo” e delle “linee guida firmate unitariamente il 9 aprile in Fca ed il 16 aprile in CNHi e vigenti per tutto il periodo di emergenza Covid-19, periodo in cui le parti valuteranno l’evoluzione sul futuro”.

Per i metalmeccanici della Cgil si tratta di un “ulteriore passo importante” per la tutela della salute e della sicurezza, che “valorizza il ruolo e le competenze dei delegati nel confronto” con la direzione aziendale “in relazione ai bisogni e alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

L’accordo, spiega la Fiom, varrà fino alla fine dell’emergenza Covid “ma l’obiettivo – aggiungono Re David e De Palma – è di investire nel valore delle corrette relazioni sindacali indispensabili sempre, ma fondamentali per affrontare oltre la crisi sanitaria quella produttiva e occupazionale del settore”.

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