“Devo dire onestamente che per me è molto doloroso. Mentre mi sforzo quotidianamente di migliorare i rapporti con la Russia, ci sono poi segnali così evidenti del fatto che la Russia stia facendo questo”. Angela Merkel ha espresso frustrazione in aula al Bundestag per il fatto che ci siano “chiare prove” che dalla Russia ci siano “oltraggiosi” atti di hackeraggio nei confronti di deputati tedeschi e della cancelliera stessa. Il riferimento è all’attacco informatico avvenuto nel 2015 ai danni del Parlamento tedesco: davanti ai parlamentari Merkel ha riferito che l’inchiesta della Procura generale ha rilevato “prove schiaccianti” del coinvolgimento russo.
Per Merkel la Russia ha una “strategia da guerra ibrida“, di cui fanno parte gli “attacchi hacker” e la “distorsione dei fatti“. E a questa strategia “bisogna fare attenzione, non si può semplicemente rimuoverla”. La Germania farà ogni sforzo per continuare sulla via della diplomazia per migliorare i rapporti, ha aggiunto, ma la “collaborazione viene disturbata” da atti del genere. “Ovviamente la Germania si riserva sempre delle misure, anche contro la Russia“, ha concluso rispondendo a un deputato che la incalzava in proposito.
Secondo varie ricostruzioni di stampa, gli investigatori tedeschi ritengono il Gru, l’intelligence militare russa, responsabile dell’attacco informatico del 2015 ai danni del Bundestag. La Procura generale tedesca avrebbe ottenuto un mandato di arresto internazionale nei confronti di un giovane hacker russo, Dmitry Badin, accusato di attività spionistica. Si ritiene che l’uomo sia in Russia.