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L’influencer Marco Ferrero (Iconize) picchiato per strada: “Tre ragazzini mi hanno chiesto una sigaretta. Poi mi hanno urlato “froc**” e dato un pugno”

L'aggressione è avvenuta a Milano. Nei mesi scorsi Iconize aveva prestato il volto al servizio “Gay help line" del Gay center. “Questo è bullismo puro. A volte sei bullizzato perché hai dei chili di troppo, hai gli occhiali, sei gay, sei lesbica. Sapete che vergogna si prova a essere bullizzati? Le persone pensano di avere qualcosa di sbagliato”

di Giulio Pasqui

L’influencer Marco Ferrero aka “Iconize” è stato picchiato per strada perché omosessuale. L’aggressione omofoba si è consumata lunedì sera a Milano, quando la richiesta di una sigaretta si è trasformata in un pugno in un occhio condito dalla violenza verbale. “In un momento come questo dove diciamo che ci manca stare con amici e vedere persone, c’è ancora più odio. Il bullismo è terribile e i preconcetti ancora di più. Sono stufo”, è stato lo sfogo del creator da 560mila followers, che ha mostrato i segni del cazzotto con un video pubblicato su Instagram.

Così Iconize ha raccontato l’aggressione: “Ieri sera sono uscito con il mio cane a fare una passeggiata, tre ragazzi mi hanno fermato per chiedermi una sigaretta. Io ho detto che non ce l’avevo, uno di loro mi ha urlato “froc*o”. Io ho risposto perché non ho timore, sono felice di essere quello che sono. Uno però si è girato e mi ha tirato un pugno. Sono rimasto sotto shock e loro sono scappati”. Nei mesi scorsi Iconize aveva prestato il volto al servizio “Gay help line” del Gay center. “Questo è bullismo puro. A volte sei bullizzato perché hai dei chili di troppo, hai gli occhiali, sei gay, sei lesbica. Sapete che vergogna si prova a essere bullizzati? Le persone pensano di avere qualcosa di sbagliato”, ha aggiunto.

Sin da subito l’influencer ha ricevuto il sostegno del Gay Center, l’associazione che difende i diritti della comunità lgbt. “Quanto avvenuto è molto grave e si somma agli episodi che quotidianamente ascoltiamo. A Marco va la nostra piena solidarietà e lo ringraziamo per la forza che ha avuto nello scegliere di dichiarare l’aggressione pubblicamente. Il governo deve lavorare al più presto ad una legge contro l’omofobia seria. Il tempo è ormai scaduto”, ha comunicato il portavoce Fabrizio Marrazzo.

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