Don Biagio Errico, della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Patù, in provincia di Lecce, si è offerto di andare a pagare i 1.400 euro di multa, che ha definito un "abuso di potere" su "giovani, senza alcuna possibilità di difendersi". Il post è stato poi rimosso
Cinque ragazzini sono stati sanzionati dai carabinieri con una multa da 1.400 euro mentre erano seduti su una panchina senza indossare la mascherina a Patù, in provincia di Lecce. Ma a prendere le loro difese è il parroco del paese, don Biagio Errico, che su Facebook ha bollato la vicenda come “abuso di potere” su “giovani, senza alcuna possibilità di difendersi, sottoposti all’umiliazione di un carabiniere che sotto la divisa non ha nulla di sensato, di umano e (lo spero per lui) di cristiano”. Il post è stato poi rimosso dal profilo del sacerdote, che opera nella parrocchia di San Michele Arcangelo.
“Come fai ad attribuire una multa imbarazzante a dei ragazzi che non hanno mai spacciato, rubato o commesso reati molto più grandi del semplice indossare la mascherina? – aveva scritto don Biagio, riporta la Gazzetta del mezzogiorno -. Come fai a sottrarre centinaia e migliaia di euro a delle famiglie che già fanno fatica ad andare avanti in questo periodo?”.
Poi spiega di andare lui stesso a pagare la multa per i cinque ragazzi “tutti della parrocchia” che aveva chiamato lui “per darmi una mano in chiesa”, e si rivolge a coloro che definisce “maestri del nulla”: “Andate a controllare le parti più oscure del paese, dove c’è lo spaccio della droga, l’abuso di alcool e di gioco d’azzardo anziché rubare alla povera gente che si sforza ogni giorno di rispettare una legge che neppure voi capite. Vergogna! E che questo peccato – ha concluso – ricada sulla coscienza di tutti”.