“Una minaccia globale richiede una risposta globale. Mentre il mondo affronta la comune minaccia del COVID-19, i difensori stanno facendo gli straordinari per proteggere gli utenti di tutto il mondo dai criminali informatici che utilizzano COVID-19 come esca per effettuare attacchi. Come comunità di intelligence di sicurezza, siamo più forti quando condividiamo informazioni che offrono una visione più completa delle tecniche degli aggressori. Questa visione più completa consente a tutti noi di essere più proattivi nel proteggere, rilevare e difenderci dagli attacchi”: così si apre il documento ufficiale Microsoft in cui il colosso di Redmond ha annunciato di aver reso open source il proprio database sui vari tipi di attacchi informatici che sfruttano l’attuale pandemia come esca.
Microsoft forniva già protezione contro gli attacchi a tema coronavirus ai propri clienti privati e aziendali, rispettivamente tramite MTP (Microsoft Threat Protection), attraverso prodotti come Microsoft Defender, e Azure Sentinel, strumento di analisi della sicurezza basato su cloud. Ora però l’azienda fondata da Bill Gates ha deciso di rendere facilmente accessibili a qualsiasi azienda di sicurezza i propri dati sulle minacce informatiche, utilizzando la piattaforma open source di condivisione delle informazioni sui malware (MISP).
Da quando è scoppiata la pandemia del resto, non è un segreto che gli hacker abbiano iniziato ad approfittare della psicosi da Coronavirus per diffondere i loro malware attraverso campagne di spam via mail che emulano l’invio di informazioni riguardanti la diffusione del virus, come dimostrato anche da diversi studi, ad esempio nel report effettuato lo scorso febbraio da CheckPoint.
Anche un più recente rapporto di BitDefender, nota azienda sviluppatrice di antivirus, conferma che gli attacchi informatici di malware e ransomware nel settore sanitario sono aumentati in modo significativo negli ultimi tre mesi rispetto allo scorso anno, mentre un’indagine di un’altra azienda di sicurezza informatica, Nuspire, fornisce numero più circostanziati, parlando di un aumento di attacchi informatici a sfondo Coronavirus, pari addirittura al 171% negli ultimi tre mesi. La speranza è che i dati di Microsoft possano aiutare i ricercatori di sicurezza a creare soluzioni in grado di contrastare gli attacchi correlati al Coronavirus in modo più efficiente.