Il presidente americano aveva congelato i finanziamenti il 15 aprile, accusando l'organizzazione di essere "filo-cinese" e di aver portato avanti "la disinformazione di Pechino"
Donald Trump è pronto a sbloccare una piccola parte dei fondi che gli Stati uniti versano all’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) sospesi un mese fa accusando l’organizzazione di essere “filo-cinese”. È stato lui stesso, su Twitter, ad annunciare la nuova apertura nei confronti dell’Agenzia Onu, dopo gli scontri dei mesi scorsi, nei quali ha accusato i vertici di aver tenuto un atteggiamento di favore nei confronti di Pechino, facilitando il tentativo del Partito Comunista Cinese al governo di nascondere, secondo la versione della Casa Bianca, la reale portata dell’epidemia in Cina.
“Questa è una delle diverse idee che si stanno considerando, di pagare un 10% di quello che abbiamo pagato per molti anni in modo da equiparare i versamenti molto più bassi della Cina”, ha scritto Trump su Twitter facendo riferimento al fatto, da lui più volte denunciato, che Pechino versa molti meno fondi di Washington all’Oms. “La decisione finale non è ancora stata presa – ha poi avvisato – tutti i fondi sono congelati”.
Lo stop ai finanziamenti era stato deciso il 15 aprile, quando, dopo settimane di accuse, il presidente optò per il congelamento accusando l’organizzazione di aver “portato avanti la disinformazione della Cina riguardo al coronavirus” e di aver “sottovalutato la portata dell’epidemia”. In quell’occasione, l’amministrazione fece sapere che la sospensione sarebbe stata valida per un periodo tra i 60 e i 90 giorni.