“Chiediamo alla Regione di non fare un regalo ai bracconieri”. È questo l’appello lanciato dalle Guardie Venatorie Volontarie lombarde del WWF impegnate in prima linea nella lotta al bracconaggio. Puntano il dito contro un emendamento proposto dal consigliere leghista Floriano Massardi che prevede l’obbligo di indossare un giubbino e un copricapo ad alta visibilità per prevenire incidenti. L’emendamento è stato già approvato in Commissione VIII e la prossima settimana dovrebbe andare in Aula per la votazione ma le guardie lombarde chiedono di eliminarlo. “Qua non c’è nessun regalo ai bracconieri, ma solo un problema di sicurezza” si difende il consigliere leghista bollando le critiche come operazioni strumentali di “sigle talebane dell’animalismo militante”. “Usano l’argomento della sicurezza – ribatte il coordinatore regionale delle Guardie Venatorie Volontarie lombarde Antonio Delle Monache – ma in tutto il mondo è chi pratica l’attività venatoria a dover essere casomai visibile. Così il nostro lavoro diventa sempre più di difficile”. Durante la stagione della caccia, le guardie pattugliano i boschi e le pianure lombarde collaborando con le altre forze di polizia. “I bracconieri sono per il 60% dei cacciatori con licenza, il 40% sono persone senza licenza – spiega una delle guardie volontarie, Filippo Bamberghi – in Lombardia cacciano prevalentemente uccelli migratori sia per scopi ludici sia per scopi economici”. Stando ai dati forniti dalle guardie, la Lombardia è la maglia nera del bracconaggio con il 31% dei crimini commessi in tutta Italia. Le Guardie Volontarie contribuiscono a segnalare un terzo dei reati di questo tipo. Un’attività che, secondo loro, potrebbe essere compromessa dall’approvazione di queste modifiche e per questo hanno lanciato una petizione anche su change.org per chiedere alla Regione di ritirare le modifiche alla legge.