Era una delle voci più acclamate del cinema indipendente americano: la regista, sceneggiatrice e attrice Lynn Shelton è morta ieri a Los Angeles, all’età di 54 anni. Ha firmato con la macchina da presa alcuni episodi di Mad Men e Glow, oltre che al cult del cinema indie “Humpday“. Da tempo era affetta da una malattia del sistema sanguigno. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’attore comico Marc Maron, suo partner nella vita e nel lavoro: “Ho delle orribili notizie. Lynn è morta ieri notte. Ieri mattina è collassata dopo essere stata male per una settimana. C’era una patologia non diagnosticata e che era già presente. Non si è trattato di Covid-19. I dottori hanno fatto tutto il possibile per salvarla”.
Icona della comunità LGBTQ per il suo lavoro e per la sua testimonianza personale, nel 2012 aveva dichiarato di essere bisessuale. Il film che le ha dato la fama è stato il pluripremiato “Humpday – Un mercoledì da sballo“, nel 2009: una commedia su due amici eterosessuali che si sfidano a realizzare un film pornografico gay. Dopo aver fatto il giro di tutti i Festival più prestigiosi, la pellicola ha vinto il premio John Cassavetes agli Indipendent Spirit Awards (gli Oscar del cinema indipendente) e il Gran Prix al Sundance Film Festival.
Nata a Oberlin il 2 agosto 1965, la Shelton era cresciuta a Seattle, laureandosi all’Università di Washington e perfezionandosi con un master in fotografia a New York. Shelton ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema come montatrice e poi, dopo una serie di corti amatoriali, il suo primo lungometraggio, “We Go Way Back”, storia di un’attrice di 23 anni che è perseguitata dallo spettro di se stessa tredicenne. Per la tv Lynn Shelton ha diretto episodi delle serie “Mad Men” e “Glow” e recentemente “Little Fires Everywhere” che arriverà venerdì 22 maggio sugli schermi grazie ad Amazon Prime Video. Ha firmato anche la regia di “Your Sister’s Sister” (2012), “New Girl – Injured” (2012), “Touchy Feely” (2013) e “Dimmi quando” (2014).