Cambierà tutto per chi andrà al cinema e al teatro (massimo 200 persone) e agli spettacoli all'aperto (massimo mille persone): distanziamento fisico di un metro anche tra gli artisti, misurazione della febbre a maestranze e pubblico, uso obbligatorio della mascherina, stop a popcorn e bibite. Fino al 31 luglio vietati gli assembramenti
Alla fine è arrivata la risposta del governo, dopo i numerosi appelli degli esponenti della musica da Tiziano Ferro (che ha subito annunciato lo slittamento del tour negli stadi alla prossima estate) a Fiorella Mannoia, passando per Laura Pausini per avere una direttiva, in merito ai concerti previsti per questa estate. Era importante che ci fosse una traccia chiara sia nell’ultimo decreto legge che nel nuovo Dpcm, in modo da riorganizzare le date e dare una risposta alle centinaia di professionalità impegnate a costruire lo show, sopra e sotto il palco.
Il Decreto Legge n.33 del 16 maggio 2020 vieta gli assembramenti di persone fino al 31 luglio 2020, mentre il Dpcm con le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in vigore dal 18 maggio dà una data per la ripartenza di cinema, teatri e spettacoli: il 15 giugno. Ma nulla sarà come prima.
“Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. – si legge nel testo – Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.
Naturalmente, secondo l’accordo stipulato dal governo con le regioni, a seconda dell’andamento della situazione epidemiologica, i governatori possono fermare, posticipare o bloccare le attività degli spettacoli. Restano, invece, sospese le attività delle sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.
Non è tutto. Per far sì che si possa accedere a cinema, teatri o spettacoli all’aperto i gestori dovranno attenersi a 13 regole ferree. Obbligatorio il mantenimento del distanziamento interpersonale di un metro, anche tra gli artisti. Dovrà essere fatta la misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura al di sopra dei 37.5 °C.
Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine per gli spettatori, anche l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e a contatto con il pubblico. I gestori dovranno garantire una adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella stessa giornata. Obbligatoria anche una adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria e il rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, i sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli. Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso. Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture. Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo. Naturalmente gli esercenti dovranno sostenere dei costi importanti per garantire che tutti e 13 i punti siano rispettati, affinché si possa svolgere uno spettacolo. C’è da capire se, a conti fatti, tra costi e ricavi, varrà la pena aprire o no.