Cronaca

Roma, inchiesta su finte cremazioni al cimitero: sospesi 14 dipendenti. “Corpi fatti a pezzi”

Sulla pratica delle 'finte cremazioni' indaga la Procura di Roma: per aggirare il regolamento i resti delle persone sepolte da più trent'anni venivano gettati nell'ossario comune, facendo risparmiare così il costo di una nuova sepoltura

Per far risparmiare ai parenti il costo di una nuova sepoltura o della cremazione, come impone il regolamento, alcuni dipendenti Ama al cimitero romano di Prima Porta avrebbero violato le tombe delle persone morte oltre 30 anni fa per smembrarne i resti e gettarli nell’ossario comune. Sulla pratica delle ‘finte cremazioni’ indaga la Procura di Roma: intanto la società municipalizzata della Capitale ha sospeso dal servizio – e dalla retribuzione – 14 dipendenti coinvolti nell’inchiesta.

La sospensione – si legge in un comunicato diffuso da Ama – durerà sino alla chiusura del procedimento disciplinare e, eventualmente, alla definizione del procedimento penale aperto a carico dei dipendenti. L’inchiesta ha fatto luce su una pratica agghiacciante: alcuni dipendenti avrebbero fatto a pezzi dei cadaveri di persone morte da decenni per aggirare il regolamento che impone, dopo un determinato periodo di tempo, il rinnovo della concessione del loculo o della terra.