Il presidente del Consiglio interviene alla sessione conclusiva della 73esima Assemblea mondiale della salute: "Per l'Italia bisogna migliorare la nostra architettura sanitaria globale, anche rafforzando il ruolo dell’Oms", oggetto di diverse critiche e delle accuse di Trump. Però "ora siamo chiamati a imparare la lezione", a partire già dai prossimi passi: "Garantire un accesso universale ed equo ai trattamenti salvavita"
Per l’Italia il ruolo dell’Oms va “rafforzato” e Roma ha fin da subito spinto per “un’alleanza internazionale” per combattere la pandemia di coronavirus. Il premier Giuseppe Conte alla sessione conclusiva della 73esima Assemblea mondiale della salute ribadisce l’importanza del ruolo dell’Organizzazione mondiale della sanità, diventata oggetto di numerose critiche per come ha gestito l’emergenza Covid e accusata da Donald Trump di essere “filocinese”. Il presidente del Consiglio però sottolinea la necessità di un cambiamento: “Dobbiamo rafforzare i meccanismi di allarme rapido, lo scambio di informazioni, l’identificazione delle migliori pratiche per migliorare la preparazione alla pandemia della comunità internazionale”. Un riferimento, seppur implicito, sopratutto a Pechino. Mentre Conte affronta anche il tema del vaccino, dopo le polemiche su Sanofi: “Non dovremmo lasciarci nessuno alle spalle”.
“Sin dall’inizio della pandemia, l’Italia ha promosso il rafforzamento della leadership globale e della solidarietà internazionale per gestire l’emergenza”, ha esordito Conte alla sessione conclusiva dell’Assemblea. “Ammettiamolo: non eravamo completamente preparati per una crisi globale così grande. Abbiamo dimostrato grande capacità di recupero, ma ora siamo chiamati a imparare le nostre lezioni e sicuramente abbiamo lezioni da imparare”, ha poi aggiunto il premier, raccomandando appunto un maggiore scambio di informazioni e best practices.
Conte vuole sottolineare l’impegno dell’Italia che “ha lanciato l’ACT Tools Accelerator, una piattaforma globale per accelerare gli sforzi per un vaccino, strumenti terapeutici e diagnostici e garantire un accesso universale ed equo a questi trattamenti salvavita”. A inizio maggio era stata già la rivista Nature a lanciare l’allarme sulla necessità di coordinamento per lo sviluppo del vaccino. Poi c’è stata la polemica mondiale dalle parole del direttore generale del gigante farmaceutico francese Sanofi, Paul Hudson, che ha dichiarato che sarebbero stati gli Usa i primi ad ottenere la distribuzione di un eventuale vaccino contro Covid 19. Affermazione seguita poi da una parziale retromarcia.
Per Conte la risposta alle polemiche e alle difficoltà evidenziate dalla pandemia è un miglioramento della “nostra architettura sanitaria globale, anche rafforzando il ruolo dell’Oms”. “Lodiamo il lavoro di lunga data dell’Organizzazione per la salvaguardia della salute delle persone, spesso svolto in circostanze molto difficili”, ha detto il premier. “Questa crisi rischia di far deragliare gli obiettivi globali storici finora raggiunti nel settore sanitario e di interrompere il nostro percorso verso SDG 3 e l’intera agenda 2030, specialmente in Africa. Pertanto, l’Italia ritiene che sia estremamente necessario aumentare il nostro sostegno ai Paesi più vulnerabili”, ha aggiunto Conte. “L’Italia – ha promesso – coglierà l’occasione per promuovere l’obiettivo comune dell’alta salute globale nell’agenda della sua prossima presidenza del G20, nel 2021″.
Infine il presidente del Consiglio ha fatto il punto anche sulla situazione della pandemia nel nostro Paese: “A marzo – ha ricordato – dovevamo prendere misure drastiche per contenere la diffusione del virus. Dopo due mesi, i dati epidemiologici sono incoraggianti: confermano che i nostri sforzi e sacrifici collettivi hanno dato i loro frutti”. L’Italia sta ” allentando la maggior parte delle restrizioni, pur mantenendo rigorose misure di sicurezza per ogni attività sociale e commerciale. Continuiamo a rafforzare la nostra infrastruttura sanitaria, aumentando le unità di terapia intensiva e assumendo medici e operatori sanitari. Abbiamo ampliato i test e sviluppato un piano di monitoraggio nazionale in sinergia con le nostre autorità locali. Stiamo entrando nella ‘Fase due’ con cauto ottimismo e senso di responsabilità”, ha concluso il premier Conte.