“Ti metto le mani addosso, ti sbatto la testa contro il muro“. A parlare è Antonio Russi, figlio del presunto boss Michele Russi, detto Coccione, ucciso nel 2018. Il destinatario della minaccia è il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, colpevole di aver criticato i festeggiamenti non autorizzati, e in violazione delle norme anti-Covid, in onore della Madonna del Soccorso avvenuti a suon di fuochi d’artificio lunedì sera, con la partecipazione di 300 persone. A scatenare la rabbia di Russi, che ha voluto puntualizzare che le sue parole “non sono una minaccia perché non sono abituato a minacciare le persone” è stata la critica dopo che in diversi sui social hanno detto che i festeggiamenti erano dedicati al padre deceduto.
“Tu a mio padre devi lasciarlo perdere. Tu e la legge, lasciatelo perdere – ha continuato Russi – Ma veramente dobbiamo fare i cattivi?“. Parole in risposta a quelle del primo cittadino che ha condannato duramente il comportamento dei suoi concittadini e ha chiesto di fare luce su quanto è successo: “Occorrerà verificare chi ha fornito il materiale pirico e chi ha impiantato la batteria”, ha detto.
Le immagini dei festeggiamenti sono state pubblicate poco dopo sui social e sono presto diventate virali. Nel video si vede la gente che rincorre i mortaretti messi in fila, mano a mano che esplodono. Nelle immagini compare anche una pattuglia della polizia presente sul posto, nel rione Fantasia, soprannominato il Texas, ma gli agenti non intervengono.
Dell’accaduto è stato subito informato il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, che nella tarda mattinata di oggi ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine, al termine del quale ha disposto una intensificazione e dei servizi di controllo nel rione. Al vaglio degli investigatori, intanto, ci sono i filmati diffusi sui social, dai quali potrebbero emergere elementi utili a scovare chi ha organizzato l’assembramento e l’esplosione dei fuochi che, secondo il figlio di Russi, non sono dedicati a suo padre ma sarebbero “solo usanze religiose”.