Secondo il gip i due hanno perpetrato "un vero e proprio saccheggio delle proprietà" delle vittime, dal denaro agli immobili. Disposto anche il sequestro preventivo di 150mila euro
Un avvocato di 51 anni, Francesco Luoni, e un imprenditore di 60 anni, Maurizio Chianese, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Roma per aver raggirato e derubato persone molto anziane, approfittando della loro incapacità di intendere e di volere. Entrambi sono in carcere: l’accusa è peculato e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.
Secondo il Gip, l’imprenditore e l’avvocato, in qualità di amministratore di sostegno di persone anziane hanno messo in piedi “un vero e proprio saccheggio delle proprietà” delle vittime. Per giustificare i pagamenti e “drenare” le disponibilità finanziarie dei diversi assistiti, si facevano emettere da società riconducibili a Chianese fatture per diverse migliaia di euro al mese relative a prestazioni di assistenza rese da infermieri o badanti mai effettuate osoltanto in parte.
Le vittime non sono state derubate solo del proprio denaro, ma anche di immobili. Tramite la mediazione di Chianese, ad esempio, il legale ha venduto un appartamento nel quartiere Prati di una signora ormai morente, a un prezzo inferiore a quello di mercato, ricevendo dall’acquirente – anche lui ora indagato, in concorso, per corruzione – un illecito compenso in contanti.
Oltre alla misura cautelare personale, il gip ha disposto il sequestro preventivo di circa 150mila euro nei confronti di Luoni, Chianese, dell’acquirente dell’appartamento e di un altro professionista, anche lui indagato per peculato per aver pagato a Chianese, in qualità di amministratore di sostegno, fatture per servizi assistenziali resi per importi largamente inferiori.