I dati di Swg per il TgLa7 - A due settimane dalla manifestazione unitaria del 2 giugno arretrano tutt'e tre le forze dell'opposizione. Il Carroccio resta il primo partito, ma cala al 27. Per i democratici incremento di oltre un punto in una settimana. Il M5s in calo. La sinistra davanti a Italia Viva
Nella settimana precedente alla ripartenza il sostegno all’area di governo arriva in particolare dall’area di centrosinistra. A dirlo è il sondaggio settimanale di Swg per il TgLa7 che assegna il segno più solo al Pd e alle forze politiche nella sua orbita, alla sua destra (Italia Viva e Azione) e alla sua sinistra (Leu). In questo quadro si registra l’arretramento dell’intero centrodestra: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si preparano alla manifestazione unitaria del 2 giugno con un leggero affanno a livello di consensi. Tutto questo, peraltro, in una settimana in cui il governo ha vissuto momenti di difficoltà in particolare sulla lentezza con cui è arrivato all’approvazione del complesso Decreto Rilancio. Va detto che il centrodestra unito è davanti all’area di governo di almeno 3 punti (46,7 contro 43,3).
La Lega è ancora il primo partito anche per Swg, ma in una settimana perde quasi un punto e si abbassa al 27 per cento, consentendo al Partito democratico di ridurre ulteriormente le distanze. I democratici, protagonisti in solitaria da sabato scorso sul caso dei 6 miliardi di prestito garantito dallo Stato a Fca, sono protagonisti dell’incremento più ampio della settimana: +1,1 e soglia del 20 per cento raggiunta e superata. A pagarne le conseguenze, apparentemente, è l’alleato di governo del M5s che lascia sul campo uno 0,7 e retrocede al 16 per cento netto. Non ne approfittano i Fratelli d’Italia che dopo essersi allargati fino a sfiorare il 15 per cento, ora fanno dietrofront fino al 14, con una flessione sostanziosa dello 0,6. Non va meglio a Forza Italia che scende di nuovo sotto al 6.
Il primo partito resta quello che riunisce gli indecisi e coloro che scelgono l’astensione: insieme rappresentano il 38 per cento degli intervistati.