Il fatto non sussiste. Per questo motivo l’ex direttore dell’Agenzia spaziale italiana, Enrico Saggese, è stato assolto dall’accusa di tentata concussione. Lo hanno deciso i giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma. Per Saggese la procura aveva chiesto una condanna a 4 anni di carcere. I fatti risalgono al settembre del 2013.

L’ex numero uno dell’Asi è attualmente sotto processo per l’accusa di corruzione davanti ai giudici della ottava sezione penale. “La sentenza di oggi restituisce integrità morale e professionale ad un professionista che si è sempre contraddistinto per il grande lavoro e impegno”, commenta il difensore Nicoletta Piergentili. La difesa di Saggese ricorda che per questa vicenda iniziata nel 2013 e ora ritenuta “infondata“, Saggese “è stato arrestato e messo ai domiciliari” nel 2014.

Secondo l’accusa, l’ex presidente dell’Asi avrebbe detto a Roberto Borsa, un funzionario dell’agenzia spaziale, “se lo fai, sei un uomo morto” riferendosi al fatto che Borsa intendeva denunciare la falsità di alcune fatture emesse da due fornitrici dell’Asi. L’udienza è stata celebrata con mascherine e guanti, il Tribunale di Roma – spiega Piergentili – “ha riaperto l’undici maggio e celebra solo le udienze senza dibattimento, nelle quali non devono essere sentiti testi. E’ stata una vera fatica pronunciare l’arringa con la mascherina sulla bocca, fa caldo e non si respira”.

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