“Il governo Conte gode della fiducia in Parlamento, dove ha una maggioranza importante. Se poi qualcuno ha in mente di dare spallate al governo, non mi sembra ci stia riuscendo. Mozione di sfiducia a Bonafede? E’ presentata dalle opposizioni. Se fosse votata da una forza di maggioranza, sarebbe una questione molto ‘sui generis’. Non credo che finirà così”. Sono le parole pronunciate a “Dimartedì” (La7) dal presidente della Camera, Roberto Fico, a proposito delle due mozioni di sfiducia nei confronti del Guardasigilli Alfonso Bonafede, l’una presentata dal centrodestra e l’altra da +Europa di Emma Bonino e da Azione di Carlo Calenda.
“Se cade il ministro Bonafede – continua – si pone un grossissimo problema politico e mi sembra difficile che una maggioranza possa andare avanti, se un pezzo della stessa maggioranza vota con le opposizioni la mozione di sfiducia. Si aprirebbe una crisi di governo. E penso che o si va avanti con questa maggioranza e con questo governo o saranno elezioni. Oggi non siamo nelle condizioni di avere un’altra tipologia di maggioranza”.
E aggiunge: “Per come l’ho vista io, il ministro Bonafede ha usato il suo potere da ministro per fare le sue nomine discrezionali, quindi è assolutamente una questione di nomine e non c’è altro. Bonafede ha agito nella trasparenza. Che il pm Nino Di Matteo non sia stato nominato alla guida del dap su pressione della mafia è una supposizione che non ho capito quanto sia così dichiarata da lui, ma che non sta né in cielo né in terra. Quello che è successo è solo un qualcosa che rimane nell’ambito di una nomina e di incomprensioni fra Bonafede e Di Matteo, né più, né meno”.