Cinema

Coronavirus, otto film italiani per otto settimane su Rai Play. Si inizia con Magari, racconto intimo e disfunzionale di Ginevra Elkann

A questa opera prima, già presentata al festival di Locarno, è stato dato l’onere e l’onore di aprire questa vetrina fortemente voluta per “attenuare le difficoltà del momento per i film italiani pronti per l’uscita ma che non possono godere di una distribuzione adeguata” ha sottolineato Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema

di Anna Maria Pasetti

Dagli applausi di Piazza Grande a Locarno alle case di tutt’Italia. Ecco il destino di Magari, esordio registico di Ginevra Elkann pronto ad entrare nelle famiglie del Belpaese inaugurando una bella iniziativa della tv di Stato: 8 film italiani targati Rai Cinema in esclusiva per 8 settimane su Rai Play. Il tutto a partire da oggi. All’opera prima della rampolla di casa Elkann è stato dato l’onere e l’onore di aprire questa vetrina fortemente voluta per “attenuare le difficoltà del momento per i film italiani pronti per l’uscita ma che non possono godere di una distribuzione adeguata” ha sottolineato Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema. Per la cineasta – e già da anni produttrice di successo – “far uscire il film facendolo entrare nelle famiglie italiane è la gioia più grande, specie in un periodo in cui siamo tutti in qualche modo riconnessi ai nostri cari”. Magari, non a caso, è un racconto intimo sulla famiglia e, ça va sans dire, disfunzionale. Al centro sono tre fratellini (due ragazzi e una bimba proprio come i tre Elkann jr) con genitori separati – la madre francese (Céline Salette) sta con un immunologo esteuropeo ed è diventata cristiana ortodossa integralista, il padre italiano (Riccardo Scamarcio) è un fascinoso aspirante regista, bugiardo per definizione, e con nuova fidanzata-sceneggiatrice (Alba Rohrwacher) – sballottati da un luogo all’altro senza apparente dimora fissa, bisognosi d’amore urgente quanto l’acqua nel deserto.

Il punto di vista adottato è quello della piccola Alma (Oro De Commarque, dolcissima) facilmente identificabile con quello di una Ginevra bambina, avida di capire come va il mondo, in adorazione di un padre “bello e sfuggente” ma proprio per questo ai suoi occhi irresistibile. Come tutti i bimbi, Alma costruisce un universo regolato sulla fantasia, al pari del fratellino Jean (Ettore Giustiniani) che pensa di essere un cyborg: sono loro due, con il fratello 14enne Seb (Milo Roussel), a cadenzare il passo del film, una fiaba di formazione soave e malinconica, sfuggente alle certezze e alle lingue (i bambini passano dal francese all’italiano in continuazione), priva di alte pretese ma fedele a quelle che promette.

Peraltro siamo nel cuore degli ‘80s, ed Elkann è brava a ricostruire in questa favola family quello Zeitgeist fatto di colorati Moncler (per i più ricchi..) o di intrepidi scaldamuscoli (per tutte le classi sociali), ma anche di un pop leggerissimo quanto il pensiero dell’epoca successiva alle grandi ideologie. Scamarcio e Rohrwacher hanno similmente apprezzato la sceneggiatura scritta dalla stessa Ginevra con Chiara Barzini “è stata capace di creare un mondo in cui è stato facile muoversi, un universo fatto di memoria ma anche di concretezze, abitato da personaggi veri, vitalissimi”.

Lontano da collegarsi direttamente alla propria famiglia – Ginevra l’ha rimarcato con fermezza – la regista ha comunque ammesso elementi autobiografici, “connessi più ai ricordi infantili e al desiderio profondo nutrito da tutti i bimbi di avere una famiglia perfetta che non a fatti contingenti. Chiara ed io abbiamo voluto immergerci nelle nostre memorie di figlie ora che siamo madri, ci siamo ritrovate nei ricordi più sconnessi, nei desideri più dolci e irrealizzabili. L’autobiografia per me è legata a questo sentimento di verità più che al racconto di eventi precisi” ha rimarcato Elkann, con la certezza che “il film credo piacerà anche ai miei fratelli che sempre, fin da piccola, mi sentivano reclamare la volontà di diventare una regista”. Co-produzione italo-francese, Magari è prodotto da Wildside con Rai Cinema e sarà disponibile appunto su Rai Play a partire da domani 21 maggio.

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