Dopo il silenzio e il lutto, la musica. Un concerto come esperienza di rinascita collettiva dopo la pandemia e il lockdown. La Società del Quartetto di Milano ha coinvolto 9 grandi compositori italiani per celebrare con una grande esecuzione collettiva la riapertura della stagione musicale: la data è quella del 6 ottobre – impossibile pensarlo prima, visto lo stop agli eventi – nella Sala Verdi del Conservatorio, sede dell’associazione. Un’esperienza che è anche un modo per elaborare, attraverso l’arte, un trauma collettivo e per affacciarsi al futuro. Da qui il titolo dell’evento, “Il Canto della rinascita“, come spiega Ilaria Borletti Buitoni, presidente della Società del Quartetto: “Un canto alla vita, uno sguardo al futuro dopo tanti mesi di buio”.
La nuova commissione è stata affidata a Paolo Arcà, Marco Betta, Carlo Boccadoro, Silvia Colasanti, Michele Dall’Ongaro, Matteo D’Amico, Ivan Fedele, Carlo Galante e Fabio Vacchi. Massima libertà espressiva: testi di diversa provenienza e atmosfera, scelti da ciascun compositore in base alle proprie affinità intellettuali e poetiche. Si va dal madrigale scelto da D’Amico alla tradizione giapponese, dal brano per voce recitate “Nove marzo duemilaventi” (Colasanti) a un testo di Rimbaud proposto e musicato da Vacchi. I titoli dei brani in scaletta sono evocativi: Win, Abbraccio, Aforismi di Guarigione. L’esecuzione sarà affidata all’ensemble Sentieri selvaggi, sotto la guida di Carlo Boccadoro. Come voci soliste sono state scelte due signore del canto italiano: Carmela Remigio (soprano) e Monica Bacelli (mezzosoprano). È prevista anche la partecipazione di un attore d’eccezione come Elio De Capitani nel brano firmato da Silvia Colasanti.
“Con questa eccezionale commissione – aggiunge la presidente Borletti Buitoni – vogliamo lanciare un messaggio di speranza attraverso la musica, linguaggio universale che da sempre racconta le rinascite dopo le tragedie con pagine indimenticabili, alle quali oggi si aggiunge anche questa”.
