Politica

La febbre da spiaggia di Jole Santelli mi ricorda i climatizzatori della Lezzi

Un aforisma di Georg Christoph Lichtenberg ben si attaglia alla governatrice della Calabria, Jole Santelli: “Oltre alle qualità ch’egli aveva in comune con ogni specie di animali ne aveva altre in comune con i termometri, gli igrometri e i barometri”. Intervistata da SkyTg24, sulle norme della Fase 2 che vietano l’ingresso ai bagni alle persone cui venga rilevata una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, Santelli le ha definite “una barzelletta perché se misuriamo la febbre a 40 gradi all’ombra, secondo voi chi non avrà 37 di temperatura corporea?”.

Dalla risposta si deduce che la governatrice della Calabria, già nota per aver tuonato più volte la barbarie giustizialista di commissariare i Comuni infiltrati dalla ‘ndrangheta, è convinta che gli uomini funzionino come i rettili, cioè come “serpenti e lucertole, che si crogiolano al sole per accumulare calore“.

Questa Filosofia della Temperatura accomuna paradossalmente Jole Santelli a Barbara Lezzi, l’erinni pugliese dei 5Stelle, che nell’agosto del 2017, scatenò l’ironia del web con una lezione di economia in cui spiegava con la consueta veemenza che l’incremento del Pil, era in realtà prodotto dal caldo che incrementa i consumi elettrici dei condizionatori.

Forse per la prima volta, nella storia della Repubblica, il termometro (anche digitale) appare come l’unico strumento che possa misurare la temperatura politica e culturale e corporea della nuova classe dirigente.