Milioni di euro, tantissimo lavoro e poi l’annuncio: “Lo chiuderemo a breve”. Sull’ospedale in Fiera a Milano, tirato su per allestire posti letto anche di terapia intensiva per malati Covid 19, la polemica è accesa da giorni. Ma ora potrebbe esserci anche una svolta giudiziaria. Dopo l’esposto dell’Adl Cobas Lombardia, che aveva già sollevato il caso delle mascherine mutande, la Procura di Milano, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati al momento, sulla realizzazione dell’ospedale che, nel pieno dell’emergenza, aveva suscitato entusiasmo e grandi aspettative.
Nella denuncia, firmata dal portavoce del sindacato che tutela i diritti del personale sanitario, Riccardo Germani, si segnala che l’operazione della costruzione della struttura modulare in fiera, “presenta delle criticità già dal giorno successivo alla decisione di pubblicizzazione da parte di Regione Lombardia della ‘Fondazione Fiera Milano per la lotta al Coronavirus'”. Criticità relative anche “alle cospicue donazioni arrivate da parte dei privati (…) per un totale di 21 milioni di euro” a questa Fondazione. Di quei 21 milioni 10 sono stati donati da Silvio Berlusconi che aveva ottenuto anche il plauso di Matteo Renzi. Soprannominato “astronave” da Guido Bertolaso, consulente speciale incaricato per l’operazione dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’ospedale avrebbe ospitato 25 pazienti.
Le donazioni da parte di 1560 privati, tra cui l’ex premier, è attraverso il Fondo Fondazione Fiera per la Lotta al Corona Virus (costituito nell’ambito della Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Onlus, ndr). Nonostante sia stato costruito con i fondi privati, a detta del sindacato che ha sempre sostenuto la possibilità di utilizzare una parte dei padiglioni dismessi e “con gli impianti funzionanti” dell’ospedale di Legnano, si è rivelato “uno spreco di risorse”. E questo in quanto “proprio nel momento di maggiore criticità, tali fondi sarebbero potuti essere impiegati diversamente ad esempio facendo i tamponi ai medici, ai pazienti e al personale delle Rsa, investendo sulle strutture per la quarantena dei pazienti positivi ma non guariti per evitare focolai domestici,- prosegue l’atto – creando squadre di medici per intervenire ai primi sintomi a domicilio per evitare l’ospedalizzazione”. “Da una semplicistica valutazione matematica – è scritto sempre nell’esposto – si può in via empirica affermare che per ogni paziente ricoverato nell’Astronave (sembra non sia mai stato superato il numero di 25 unità) sia costato la modica cifra di 840.000 euro per ogni singolo” degente.
Secondo la denuncia, nella costituzione dell’ospedale anti Covid, 200 posti letto tutti predisposti per essere di terapia intensiva, “ha prevalso la necessità propagandistica (…) sul bene rappresentato dalla salute pubblica”. A tal proposito nell’atto si sottolinea come “in quei giorni” l’assessore al Welfare Giulio Gallera “con centinaia di morti e medici allo stremo, lanciava la sua candidatura a sindaco di Milano”. Nell’esposto-denuncia il sindacato si è avvalso anche del parere di Giuseppe Bruschi, primario della divisione di Cardiochirurgia del Niguarda che aveva sostenuto che “una terapia intensiva non può vivere separata da tutto il resto dell’ospedale”, in quanto i pazienti lì ricoverati hanno bisogno “della continua valutazione integrata di diverse figure professionali”. Il progetto iniziale che prevedeva 400 posti letto di terapia intensiva suddivisi in più moduli, è stato rivisitato man mano che procedevano i lavori per la necessità anche di creare gli ambienti per le tac, uno per le rx, un ufficio amministrativo e servizi essenziali, come gli spogliatoi, le docce e altro.
Giustizia & Impunità
Coronavirus, la procura di Milano apre un fascicolo sull’ospedale in Fiera dopo un esposto
Milioni di euro, tantissimo lavoro e poi l'annuncio: "Lo chiuderemo a breve". Sull'ospedale in Fiera a Milano, tirato su per allestire posti letto anche di terapia intensiva per malati Covid 19, la polemica è accesa da giorni. Ma ora potrebbe esserci anche una svolta giudiziaria
Milioni di euro, tantissimo lavoro e poi l’annuncio: “Lo chiuderemo a breve”. Sull’ospedale in Fiera a Milano, tirato su per allestire posti letto anche di terapia intensiva per malati Covid 19, la polemica è accesa da giorni. Ma ora potrebbe esserci anche una svolta giudiziaria. Dopo l’esposto dell’Adl Cobas Lombardia, che aveva già sollevato il caso delle mascherine mutande, la Procura di Milano, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati al momento, sulla realizzazione dell’ospedale che, nel pieno dell’emergenza, aveva suscitato entusiasmo e grandi aspettative.
Nella denuncia, firmata dal portavoce del sindacato che tutela i diritti del personale sanitario, Riccardo Germani, si segnala che l’operazione della costruzione della struttura modulare in fiera, “presenta delle criticità già dal giorno successivo alla decisione di pubblicizzazione da parte di Regione Lombardia della ‘Fondazione Fiera Milano per la lotta al Coronavirus'”. Criticità relative anche “alle cospicue donazioni arrivate da parte dei privati (…) per un totale di 21 milioni di euro” a questa Fondazione. Di quei 21 milioni 10 sono stati donati da Silvio Berlusconi che aveva ottenuto anche il plauso di Matteo Renzi. Soprannominato “astronave” da Guido Bertolaso, consulente speciale incaricato per l’operazione dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’ospedale avrebbe ospitato 25 pazienti.
Le donazioni da parte di 1560 privati, tra cui l’ex premier, è attraverso il Fondo Fondazione Fiera per la Lotta al Corona Virus (costituito nell’ambito della Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana Onlus, ndr). Nonostante sia stato costruito con i fondi privati, a detta del sindacato che ha sempre sostenuto la possibilità di utilizzare una parte dei padiglioni dismessi e “con gli impianti funzionanti” dell’ospedale di Legnano, si è rivelato “uno spreco di risorse”. E questo in quanto “proprio nel momento di maggiore criticità, tali fondi sarebbero potuti essere impiegati diversamente ad esempio facendo i tamponi ai medici, ai pazienti e al personale delle Rsa, investendo sulle strutture per la quarantena dei pazienti positivi ma non guariti per evitare focolai domestici,- prosegue l’atto – creando squadre di medici per intervenire ai primi sintomi a domicilio per evitare l’ospedalizzazione”. “Da una semplicistica valutazione matematica – è scritto sempre nell’esposto – si può in via empirica affermare che per ogni paziente ricoverato nell’Astronave (sembra non sia mai stato superato il numero di 25 unità) sia costato la modica cifra di 840.000 euro per ogni singolo” degente.
Secondo la denuncia, nella costituzione dell’ospedale anti Covid, 200 posti letto tutti predisposti per essere di terapia intensiva, “ha prevalso la necessità propagandistica (…) sul bene rappresentato dalla salute pubblica”. A tal proposito nell’atto si sottolinea come “in quei giorni” l’assessore al Welfare Giulio Gallera “con centinaia di morti e medici allo stremo, lanciava la sua candidatura a sindaco di Milano”. Nell’esposto-denuncia il sindacato si è avvalso anche del parere di Giuseppe Bruschi, primario della divisione di Cardiochirurgia del Niguarda che aveva sostenuto che “una terapia intensiva non può vivere separata da tutto il resto dell’ospedale”, in quanto i pazienti lì ricoverati hanno bisogno “della continua valutazione integrata di diverse figure professionali”. Il progetto iniziale che prevedeva 400 posti letto di terapia intensiva suddivisi in più moduli, è stato rivisitato man mano che procedevano i lavori per la necessità anche di creare gli ambienti per le tac, uno per le rx, un ufficio amministrativo e servizi essenziali, come gli spogliatoi, le docce e altro.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.