Un avviso di rettifica pubblicato in Gazzetta ufficiale il giorno dopo l’entrata in vigore del decreto Rilancio scatena le proteste delle opposizioni e degli amministratori locali ma anche il malcontento del Movimento 5 Stelle, che annuncia interventi in Parlamento per tornare alla situazione iniziale. Oggetto del contendere sono i 200 milioni previsti dall’articolo 112 per i comuni “ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza“, i più colpiti dall’emergenza Covid. La versione iniziale del testo comprendeva tra i beneficiari anche i comuni dichiarati zona rossa con ordinanze regionali. Ma mercoledì è arrivata la modifica.
L’avviso di rettifica cancella con un tratto di penna le parole “comuni dichiarati zona rossa”, limitando così l’accesso a quei fondi alle cinque province del Nord in cui si sono registrati più contagi. E riportando il testo alla forma che aveva nelle bozze precedenti: l’ampliamento dei beneficiari era infatti stato inserito last minute, con il plauso dei sindaci del Sud. Ma è durato poco.
Appena si è diffusa la notizia della modifica è iniziato il coro di proteste. All’attacco Matteo Salvini: “Governo senza vergogna, agisce nell’ombra della notte e sottrae risorse a tanti comuni italiani che dalla sera alla mattina non si ritrovano più nell’elenco di quelli inclusi nella ‘zona rossa’”. “Noi facciamo ricorso perché il decreto è offensivo per i veneti“, annuncia il governatore Luca Zaia. “Davanti a 200 milioni stanziati non puoi dire che vanno alle zone rosse di tutti tranne che del Veneto, che ha avuto 1.847 morti e 19mila malati”. “Non abbiamo solo Vo’, ma anche Treviso, Venezia e Padova”, continua il leghista. “Ma, magia… sono sparite tutte le zone rosse del Veneto e sono rimaste quelle di Lombardia ed Emilia Romagna”. “Se qualcuno a Roma ce l’ha con il Veneto, a questo punto, lo dica pure. Almeno sappiamo come regolarci e agire di conseguenza”, chiosa dal canto suo in una nota il Presidente di Anci Veneto, Mario Conte.
Chiede invece una “immediata correzione” il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che parla di decisione “incredibile” definendo “sconcertante che si sia solo immaginato di escludere le ex zone rosse (Vallo di Diano, area Ariano Irpino) dal Fondo dedicato alle aree colpite gravemente dell’emergenza Covid”.
La maggioranza getta acqua sul fuoco annunciando che durante l’iter parlamentare si troveranno fondi aggiuntivi per accontentare tutti. “In Parlamento, la norma va aumentata ed estesa a tutte le realtà che sono diventate zona rossa in questi mesi”, scrive il Vice Ministro dell’Economia Laura Castelli, con il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi che garantisce il “rispetto degli impegni presi”. Mentre il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia annuncia di aver parlato con Luigi Di Maio concordando di “sostenere l’emendamento che sta già predisponendo il Deputato del Movimento 5 Stelle Gigi Maraia, così da ripristinare la norma originaria pubblicata in gazzetta solo un giorno fa”.
Anche Chiara Braga della segreteria Pd anticipa che il partito “lavorerà in Parlamento per un intervento destinato a tutti i Comuni dichiarati zona rossa con una ulteriore dotazione finanziaria aggiuntiva destinata alle singole realtà”.