Non c’è pace per il comparto della musica live. In queste ore, a seguito del decreto rilancio e del nuovo Dpcm, oltre cento tour e tutti i festival previsti questa estate sono stati posticipati al prossimo anno, pochi altri annullati. Decisioni inevitabili a causa del divieto di assembramenti e le rigide misure di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19. Ogni giorno viene comunicato un concerto posticipato. Non ultimi due grandi eventi come “Una Nessuna Centomila” con Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Alessandra Amoroso ed Emma posticipato a sabato 26 giugno 2021. Mentre “30 Anni In Un Giorno”, l’evento live di Ligabue, inizialmente previsto il 12 settembre 2020 per celebrare i 30 anni di carriera, è stato rinviato al 19 giugno 2021. Tutti e due gli show si terranno nella stessa location RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo).
Secondo l’ultimo Decreto Legge Rilancio n. 34 del 19 maggio 2020, “per gli spettacoli oggetto di annullamento troverà applicazione l’emissione del voucher” che avrà validità 18 mesi. Cosa vuol dire? In poche parole, per lo stesso importo si possono acquistare biglietti per altri concerti della stessa agenzia live. In caso di spostamento della data, invece, i biglietti già acquistati rimangono validi, non è previsto alcun rimborso pecuniario, ma è possibile rivendere il biglietto sulle piattaforme approvate oppure rinominare il biglietto in favore di un’altra persona. Si è pensato a questa soluzione a tutela della filiera dei concerti e delle agenzie private, che sostengono costi di personale interno ed esterno. Il rimborso pecuniario di migliaia e migliaia di biglietti farebbe comprensibilmente crollare un intero sistema, già oggi in difficoltà.
Per una ragione analoga, il sistema del voucher è previsto anche per tutto il mondo del turismo, sempre dal Decreto Rilancio. Viene esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher ricevuti a compensazione di viaggi e dei pacchetti turistici annullati a causa dell’emergenza Covid-19.
Ma gli acquirenti dei biglietti dei concerti non ci stanno. Piano piano sta montando la polemica nei confronti degli organizzatori live perché non prevedono rimborsi pecuniari. Il Codacons valuta “la possibilità di una azione collettiva contro gli organizzatori degli eventi annullati che non riconoscono, a chi non vuole o non può utilizzare il voucher, il rimborso in denaro” e minacciano la “class action” per ottenere i rimborsi. Anche Federconsumatori è sul piede di guerra. Ma il Decreto parla chiaro.
Proviamo a riassumere la situazione e i possibili scenari, in una sorta di “FAQ”.
Il mio concerto è annullato, è previsto un rimborso?
È previsto un voucher per tutti i concerti e gli spettacoli annullati. Il biglietto acquistato è, con la richiesta del voucher, riconvertito in un credito da utilizzare entro 18 mesi. Non è previsto un rimborso monetario.
Ma è legale che un voucher sostituisca il rimborso pecuniario?
Sì. L’articolo 183 dell’ultimo Decreto Rilancio 19 maggio 2020, n. 34 (comma 11) è chiaro: “L’emissione dei voucher previsti dal presente articolo, assolve i correlativi obblighi di rimborso e non richiede alcuna forma di accettazione da parte del destinatario”. In pratica, all’utente viene dato un “buono” che può essere poi ri-speso, come siamo abituati a fare con altri acquisti nella nostra vita di tutti i giorni.
Perché non è possibile un rimborso in soldi?
È una soluzione che le istituzioni hanno individuato, insieme alle associazioni di categoria, a tutela della filiera dei concerti, un settore della nostra economia che, come tutti gli altri settori, sta vivendo una enorme crisi e deve correre ai ripari per evitare il collasso. Dover rimborsare il costo di migliaia e migliaia di biglietti farebbe crollare un intero sistema fatto di società e agenzie di private, già di per sé in estrema difficoltà. Il “sistema” voucher, oggi, è l’unico sostegno concreto sul quale la filiera della musica live, in questo momento molto colpita, può contare per non “morire”.
All’estero però i biglietti vengono rimborsati in danaro, perché?
In Paesi come Francia, Belgio, Germania, Spagna, Olanda è possibile richiedere un rimborso pecuniario, come è anche vero che adottano il sistema voucher. Ma la situazione è diversa. In questi Paesi sono previste tutele, incentivi e sostegno a tutto il comparto musica e live. Ad esempio, i lavoratori godono della cassa integrazione e sono sostenuti dallo Stato. Quella della musica live è un’industria che, da sempre, in Italia, vive senza alcuna sovvenzione pubblica e che si regge solo ed unicamente su investimenti di privati e a totale rischio di impresa delle società produttrici.
Come faccio a richiedere il mio voucher? Segui tutte le indicazioni sui siti ufficiali di Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket.
Entro quando posso richiedere il voucher?
Entro il 30 settembre 2020.
Posso richiedere il voucher al punto vendita, dove ho acquistato fisicamente il vecchio biglietto?
No. Bisogna procedere alla richiesta del voucher attraverso il canale online, perché i punti di vendita non sono abilitati al rilascio.
Io non ho fisicamente il mio biglietto perché avevo l’opzione “ritiro sul luogo dell’evento”, cosa faccio per riscuotere il mio voucher?
Riceverai i dati necessari per poter effettuare la richiesta di emissione del voucher via mail. Tutti i dettagli sono disponibili sui siti ufficiali di Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket.
Qual è l’importo del mio voucher?
Sarà di importo pari al vecchio biglietto comprensivo anche del diritto di prevendita. Il voucher non comprenderà le somme relative alle commissioni che vengono applicate a parte rispetto al titolo di accesso, a fronte di un servizio reso e certificato fiscalmente.
Cosa ci sarà scritto sul voucher?
Data di emissione, data di scadenza, il valore totale, il nome dell’organizzatore, un codice particolare di controllo e numero progressivo.
Quante volte posso usare il voucher?
Tante volte quanto vuoi, fino al raggiungimento del tuo credito ed eventualmente puoi integrarlo per completare ulteriori acquisti. I voucher sono cumulabili tra loro: puoi usare più voucher per una singola transazione.
Con il mio voucher posso prenotare gli eventi di altre agenzie live?
No. Il voucher è spendibile, per ovvie ragioni, solo per l’acquisto di biglietti a spettacoli dell’organizzatore che lo ha emesso.
Il mio concerto è stato spostato in un’altra data. Il biglietto è ancora valido?
Sì. I titoli di accesso già acquistati per l’evento originario, sono considerati validi per gli show rinviati a data successiva.
Il mio concerto è stato posticipato ad altra data, ma non potrò andare per altri impegni. Posso chiedere un rimborso pecuniario o un voucher?
Non è prevista la possibilità di rimborso, né l’emissione di un voucher.
Posso almeno rivendere il biglietto?
Sì. Saranno disponibili le piattaforme di re-sale autorizzate delle compagnie di ticketing che hanno emesso il biglietto (come ad esempio, il “Fansale” per Ticketone). Ogni sistema di biglietteria fornirà indicazioni specifiche che ti permetteranno di rivendere il biglietto, secondo le modalità che ti saranno indicate. Su queste piattaforme il prezzo dei biglietti è sempre uguale al prezzo originale.
In caso di cambio location del concerto, cosa succede al mio posto pre-assegnato?
Naturalmente i biglietti già emessi e relativi alla prima location sono validi anche in relazione alla nuova. Ti sarà attribuito un posto di valore economico, almeno pari a quello originario, con contestuale rilascio di segnaposto il giorno dell’evento, riportante il nuovo posto assegnato.