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Salmo posticipa il tour negli stadi e si dedica alla serie tv “Blocco 181”: “Sono super scimmiato di cinema era il momento di farlo”

Il rapper ha annunciato la sua nuova esperienza professionale con una grande produzione targata Sky Original: la serie inedita, dal titolo provvisorio “Blocco 181”. La produzione – pandemia permettendo – dovrebbe iniziare nella primavera del 2021, per poi andare in onda in autunno. Salmo sarà produttore creativo, supervisore e produttore musicale della serie, oltre ad avere un ruolo nel cast

di Andrea Conti

Nuova esperienza professionale per Salmo, che al momento deve accantonare la sua attività live a causa della pandemia. Dopo aver posticipato (le date nuove nell’estate 2021 devono ancora essere annunciate) i suoi due concerti negli stadi, che erano fissati il 9 giugno allo stadio di Bibione e il 14 a San Siro di Milano, il rapper si rimbocca le maniche. Sky ha annunciato il nuovo progetto Sky Original: la serie “Blocco 181” (titolo provvisorio) sarà la nuova produzione Sky Studios per l’Italia e il primo progetto televisivo in assoluto dell’artista. Salmo sarà produttore creativo, supervisore e produttore musicale della serie, oltre ad avere un ruolo nel cast.

“Blocco 181” sarà ambientata nella periferia di Milano, tra le comunità multietniche e avrà al centro del racconto una storia di amore, conflitti generazionali, emancipazione femminile e, soprattutto, di lotta per la conquista del potere. “Andrà in onda probabilmente il prossimo autunno – ha annunciato Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali Sky, in una intervista a RTL 102.5 -. Cominceremo a girare nella primavera dell’anno prossimo. Adesso siamo in piena fase di scrittura, i nostri sceneggiatori hanno cominciato a scrivere prendendo spunto da un’idea che abbiamo sviluppato insieme con Salmo”.

Salmo e Sky si “annusano” già da tempo. Il rapper è stato più volte invitato a fare il giudice a “X Factor”, ma la risposta è sempre stata no. Salmo ha spiegato che la carriera televisiva non rientra nel suo percorso artistico, tanto da aver dichiarato: “Per me i talent show sono e rimangono funzionali per i giudici ma non per i talenti che competono. Quelli che usufruiscono di più del successo dei talent sono sempre i giudici”. Stavolta però ha detto sì, ma per un progetto puramente artistico e più ampio.

“Tutto nasce da un incontro casuale Ci eravamo già visti quando sono stato ospite a X Factor – ha spiegato Salmo-, ma ci siamo conosciuti nel backstage del programma di Alessandro Cattelan. Ci siamo fatti una chiacchierata e gli ho detto che il mio sogno era entrare in questo mondo qua, sono super scimmiato di cinema e, quindi, era il momento di farlo. A livello di mood della colonna sonora per ora non ho ancora in mente cosa fare. Avremo un’idea quando ci saranno delle immagini a quel punto capirò che tipo di sound tirare fuori. Potrebbero anche non esserci canzoni mie, non lo so”.

“Sarà importante far vedere i due spaccati della società di Milano – ha specificato Salmo sempre durante la diretta radio – Da una parte la Milano da bere, quella dei vip, dall’altra, la Milano criminale, un aspetto della città che in pochi conoscono”. Concetto che Salmo stesso aveva già spiegato, durante al presentazione del progetto: “Con questa serie vorrei continuare ad andare oltre, anche nel racconto della periferia, mostrandola per ciò che è e che mi ha sempre affascinato, un mondo stratificato in cui c’è già tutto: caos, vitalità, potere, debolezze, conflitti, passione. Da tutto questo nascono ricchezza ed energia, che sono anche gli elementi che serviranno a questa storia per andare oltre”.

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