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Brian May, il chitarrista dei Queen rivela: “Ho avuto un infarto, sono stato a un passo dalla morte con tre arterie ostruite”

di F. Q.

Non ha rinunciato alla sua proverbiale ironia, anche se è stato “ad un passo dalla morte“. Così Brian May, il leggendario chitarrista dei Queen, ha deciso di raccontare con un video su Instagram di essere stato colpito da infarto, accompagnato il filmato con una didascalia in cui ricordava le sue iniziali perplessità sulla scrittura di ‘Sheer Heart Attack’, title-track dell’omonimo album pubblicato dai Queen nel 1974. Titolo che tradotto significa ‘Forte attacco di cuor’.

“Sono sempre stato preoccupato dal titolo di quel disco. Mi sono sempre chiesto se avrebbe potuto dare fastidio a qualcuno effettivamente colpito da infarto. Ora che faccio parte del club – ha ironizzato – sono abbastanza sollevato, non lo trovo assolutamente fastidioso. Prendetevi cura di voi stessi“, ha aggiunto poi più serio. May ha raccontato che l’infarto lo ha colpito mentre era in cura per un altro problema che lo aveva costretto a curarsi nelle scorse settimane: il chitarrista per quello che inizialmente sembrava fosse un semplice infortunio muscolare, occorsogli mentre faceva giardinaggio, e che si è rivelato essere un doloroso problema di nervi. “Perché i dischi della mia colonna vertebrale sono così schiacciati? Penso che 50 anni passati a correre in giro con una fascia di chitarra intorno la mia spalla sinistra possano avere un po’ di colpa. Ma forse ne è valsa la pena”, ha sottolineato divertito.

“Il resto della storia – ha proseguito – è abbastanza choccante: sono un tipo in salute, vado in bici, in forma, ho la pressione sanguigna perfetta, mangio in modo salutare. In ogni caso, nel bel mezzo dei trattamenti per questi dolori alla schiena, ho avuto un piccolo infarto: sono stati solo 15 minuti di dolore in petto, sudore, dolore alle braccia. Il mio dottore mi ha portato in ospedale con la sua auto, ho fatto tutti gli esami e abbiamo visto che c’era un problema e che sono stato molto fortunato ad esser stato curato velocemente. Avevo ben tre arterie ostruite. C’era molta pressione su di me per farmi mettere dei bypass. Ma altri mi hanno detto che non c’era bisogno e che avrei avuto una soluzione molto più veloce con gli stent. Così ho optato per quest’ultima”. “Da questo possiamo imparare che, anche se pensate di avere un cuore in salute fate dei controlli, anche io li farò ogni tanto. Sono grato però di avere nuovamente una vita. La cosa strana è che una cosa del genere avrebbe potuto uccidermi. In ogni caso sto bene, non mandatemi messaggi di vicinanza perché sto bene, davvero, sono qui e ready to rock!”, ha concluso Brian May.

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