Nel suo messaggio per l'Africa Day, il presidente della Repubblica ha sottolineato l'importanza di una collaborazione duratura tra i due continenti, che vada oltre la pandemia, per lo sviluppo delle aree più povere del mondo, al fine di promuovere "la pace, la dignità umana e lo sviluppo sostenibile"
Serve un fronte comune tra Africa, Europa e Italia per contrastare le conseguenze della pandemia, sia da un punto di vista sanitario che economico. Con questo messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto celebrare la Giornata dell’Africa in un periodo storico che vede tutti i continenti alle prese con la sfida imposta dalla pandemia. Un virus che ha già messo a dura prova la tenuta dei Paesi europei e americani e che rischia di provocare una catastrofe umanitaria nel continente africano: “L’Africa, l’Europa e l’Italia sono adesso chiamate a far fronte alle ricadute della pandemia non solo sul piano sanitario ma anche su quello dell’indispensabile riattivazione del tessuto economico che, per avere successo, richiederà un ulteriore approfondimento, tanto in Africa quanto in Europa, dei processi di integrazione. Significativo, in proposito, l’avvio di realizzazione dell’Area Comune di Libero Scambio Africana. Uno sforzo comune che non potrà prescindere da un’attenta, aperta e ponderata riflessione sui valori e sui principi che poniamo a fondamento dei nostri modelli di società, al fine di rendere le nostre comunità più coese e forti”, ha detto il capo dello Stato.
Mattarella aggiunge poi che “si tratta di un’esigenza avvertita oggi con maggior forza in ragione del diffondersi su scala globale del Covid-19, che ha causato la perdita di innumerevoli vite umane e profondamente sconvolto famiglie, comunità e sistemi produttivi”. Ma non si deve commettere l’errore di limitare le nostre scelte e valutazioni esclusivamente al limitato periodo della pandemia, bensì fare progetti a lungo termine e su larga scala: “Adottare una prospettiva capace di guardare oltre le contingenze della grave crisi attuale ci permetterà di affrontare con rinnovato spirito di collaborazione, nel quadro dei rapporti fra Unione Africana ed Unione Europea, percorsi di cooperazione internazionale promuovendo la pace, la dignità umana e lo sviluppo sostenibile – ha aggiunto – Solo un multilateralismo efficace permetterà alla Comunità Internazionale di definire, nel segno di una concreta solidarietà, una risposta congiunta alle conseguenze economiche e finanziarie della pandemia. Abbiamo presenti le aspettative dell’Unione Africana a tale riguardo e, nel contesto dei fori multilaterali cui partecipiamo e, in particolare, nell’ambito della Presidenza Italiana del G20 nel 2021, intendiamo offrire il nostro contributo all’individuazione di concrete soluzioni. L’odierna celebrazione, per la quale rinnovo i più cordiali auguri, ci offre dunque l’occasione per tracciare un bilancio e progettare il futuro, grazie a una auspicabile sempre più stretta cooperazione tra Africa, Europa e Italia, superando le difficoltà di questo frangente della nostra comune storia”.
In particolar modo, ricorda il presidente, “l’Italia continua a sostenere i processi di riconciliazione nazionale e di stabilizzazione intrapresi nel continente africano e ha accolto con favore l’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite per un cessate-il-fuoco globale. Occorre evitare che in contesti già duramente provati dal punto di vista umanitario il perdurare dei conflitti renda ancora più arduo il necessario contrasto all’epidemia”.
E conclude ricordando l’importanza della nascita, 57 anni fa, dell’Organizzazione per l’Unità Africana che “ha trovato da sempre nell’Italia un partner convinto e affidabile. Il nostro Paese sostiene con determinazione il progetto di una sempre maggiore integrazione del continente africano, sia a livello regionale sia sub-regionale, e guarda con la massima attenzione alle relazioni con l’Africa nel suo insieme e con ciascuno dei Paesi che ne fanno parte. Solo così, infatti, il Mediterraneo potrà essere fedele alla sua vocazione, storica e geografica, di ponte fra i due continenti”.