Gli studenti che torneranno a studiare in Sicilia saranno esonerati dal pagamento delle tasse universitarie e gli atenei della Regione il prossimo anno potranno incassare 1.200 euro per ogni ragazzo che rientra dal Nord o dall’estero. Si tratta dell’ultima iniziativa della Regione guidata da Nello Musumeci, che come riporta il Sole 24 Ore ha suscitato le proteste di diversi rettori del resto d’Italia. Il presidente della Crui Ferruccio Resta ha commentato che “la mobilità studentesca è un valore e se cominciamo a stopparla o impedirla non facciamo un favore al sistema”

Il Decreto Rilancio ha stanziato 290 milioni per il diritto allo studio, ma ai fondi statali si stanno aggiungendo diversi progetti regionali. Lazio e Campania hanno messo a disposizione voucher di 250 euro per l’acquisto di pc e tablet, la Sardegna ha anticipato già a luglio la seconda rata delle borse di studio e la Toscana ha messo su un piano articolato di contributi.

L’ultima iniziativa della Sicilia ne segue altre adottate in precedenza: oltre a un contributo di 400 euro a tutti gli idonei erogato dall’Ente per il diritto allo studio di Palermo e un bonus affitti di 500 euro per i fuorisede rimasti sull’isola finanziato dalla Giunta, la Regione ha introdotto anche un contributo di 800 euro per gli studenti iscritti attualmente a un altro ateneo italiano o straniero e con Isee inferiore a 23.500 euro. Su 54mila siciliani emigrati per studiare, in 10mila hanno risposto all’appello della Regione: a loro è rivolto il contributo di 1.200 euro per ogni studente di ritorno in Sicilia.

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