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Alain Mességué, il “guru” delle diete e delle erbe sfata alcuni falsi miti e dà i suoi consigli per il post-Covid: “Mirtilli, semi di chia, curcuma: ecco tutti i cibi da prediligere”

Tanti i vip che si sono sottoposti alle cure dei suoi centri benessere, tra cui Flavio Briatore, Naomi Campbell, Silvio Berlusconi, Lino Banfi, Jerry Calà, Maurizio Costanzo, Gualtiero Marchesi

I suoi “tesori” hanno sempre messo radici nell’aria limpida come cristallo delle sue nobili Spa, templi sacri, balsamo per anime con chili di troppo. Insieme a loro il suo nome è diventato così icona di stile, degno del rispetto altrui. Come in molte leggende, Alain Mességué, ambasciatore mondiale delle diete e delle erbe, nato settantatré anni fa a Bergerac, è riuscito a catturare lo spirito del tempo, attingere all’elisir di lunga vita e cavalcare ex novo anni e stagioni: “Tradizione vuole che le nostre ricette vengano tramandate di generazione in generazione dalla fine del Medioevo, ad un unico patto però: devono rimanere segrete. Mio nonno Camille, povero contadino del Gers, insegnò il potere delle erbe a suo figlio Maurice, mio padre, il quale a sua volta trasmise a me i misteri della natura”.

Così se negli anni Cinquanta il rinnovatore della fitoterapia moderna, Maurice Mességué, trattava con nomi illustri del calibro di Winston Churchill e King Farouk, trent’anni dopo, il primogenito Alain, nella sua benamata Italia, non avrebbe tardato a intessere relazioni con uno di quei tanti piccoli piaceri della vita da coltivare senza falsi pudori: le sue erbe e i suoi ospiti. “Flavio Briatore, Naomi Campbell, Silvio Berlusconi, Lino Banfi, Jerry Calà, Maurizio Costanzo, Gualtiero Marchesi – solo per citarne alcuni – si sono sottoposti alle mie cure in diverse occasioni”.

Quali sono le erbe che dovrebbero dipingere di salute la Fase 2 degli italiani?
Le piante sono nostre amiche, così al fine di neutralizzare le tossine metaboliche accumulate durante l’inverno e nel periodo di lockdown, suggerisco un buon decotto da bere nell’arco della giornata. Opterei per un mix composto da quattro pizzichi di rosmarino, un buon rivitalizzante, e quattro di erica brughiera, un egregio diuretico. Infine aggiungerei del tiglio, dalle virtù antispasmodiche e digestive, come pure della menta fresca: quella dolce è calmante, quella piperita è tonica.

In tempi d’infezione da Sars-CoV-2, esistono super-cibi capaci di accrescere la risposta immunitaria?
Certamente, vorrei però ridimensionare il potere delle famigerate bacche di goji; vantano delle proprietà che non sono supportate da appropriati studi scientifici, perciò attenzione a non farsi fuorviare dalla réclame, poiché non contano più vitamine di una arancia o di una mela. Per di più sono ricoperte da antiparassitari (l’acetamiprid sopra tutti) presenti in dosi superiori rispetto alle norme europee. Via libera invece ai mirtilli, ricchi di antiossidanti, al cacao, carico di flavonoidi, ai semi di chia, colmi di acidi grassi omega-3 e alla quinoa, miniera di amminoacidi essenziali.

Anche lo zenzero rientra tra i super-food tutto marketing?
In questo caso parliamo di una vera e propria pianta medicinale, di un antivirale usato da oltre 2500 anni per combattere svariati virus che provocano raffreddori e influenze. Non ha controindicazioni importanti ma non va assunto né in gravidanza né in concomitanza con degli anticoagulanti, dal momento che potrebbe potenziare il principio attivo di alcune classi di farmaci. 2 g di zenzero secco al dì, l’equipollente di 10 g fresco, è la dose giornaliera da non superare.

Nel grande teatro della cucina silhouette, quali sono le spezie che possono prepararci a vivere al meglio anche i mesi futuri?
Quelle dalle virtù antinfiammatorie. Curcuma e polvere di zafferano sono tra le più sfruttate. Non presentano controindicazioni particolari, ma devono essere di ottima qualità. Sono digestive e hanno una straordinaria azione disinfettante dell’intestino, per non parlare delle proprietà afrodisiache dello zafferano. Ricco di oligoelementi, di vitamina B e C è pure l’amarissimo succo di Noni, in grado di stimolare le difese immunitarie contro le infezioni batteriche e virali. Essendo pieno di potassio sarebbe meglio che venisse usato con prudenza in caso di malattie del fegato e dei reni.

Sfatiamo qualche mito. I tè dimagranti sono efficaci?
Il tè è un eccellente diuretico, è ricco di caffeina e tiene su di tono, aiuta la digestione, combatte l’azione dei radicali liberi, ma né il tè cinese né tantomeno quello delle Isole Vergini hanno la capacità di bruciare i grassi.

Fumare fa dimagrire?
L’aumento di peso è determinato principalmente dall’incremento di cibo e non come si è soliti pensare dall’assenza di nicotina. Essa non accelera il metabolismo, piuttosto rallenta l’assorbimento di vitamina C e l’ossigenazione dei tessuti.

Si avvale anche lei del verde mondo della marjuana?
No, perché madre Natura mette a disposizione svariate qualità di erbe dagli effetti in ogni caso sorprendenti. Bisogna sapere che la cannabis che si compra nei cannabis-shop ha un livello di Thc che si aggira attorno allo 0,5 per cento, ciò significa che una canna light non è più efficace di una camomilla.

Ci svela l’ultimo segreto?
A breve inaugurerò il mio nuovo atelier deputato al benessere, anche se continuo a credere che nella vita il sorriso sia la dieta migliore.