Per qualche tempo bisognerà lasciare il tavolo da gioco. Le attività ricreative nei centri sociali e culturali andranno riorganizzati individualmente o in piccoli gruppi fissi. Obbligo di mascherina per volontari e dipendenti. Ecco cosa prevedono le due ordinanze regionali
Partite a carte, addio. O almeno arrivederci. Nelle linee guida che le regioni Campania ed Emilia Romagna hanno diffuso per la riapertura dei circoli ricreativi e culturali – inclusi quelli per anziani – si vieta l’uso degli oggetti che non possono essere disinfettanti a ogni passaggio di mano. Come, ad esempio, i mazzi di carte e i giochi da tavolo. Non proprio un aspetto di poco conto, per gli anziani frequentatori. In Emilia è vietato anche il biliardino. Consentite invece le bocce in Campania, ma “predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa”.
Emilia Romagna – Il protocollo per la riapertura dei centri sociali e dei circoli – di nuovo frequentabili dal 25 maggio – è arrivato insieme quelli relativi ai parchi tematici e alle strutture extralberghiere. Le linee guida, messe a punto dall’assessorato al Welfare dopo il confronto con le organizzazioni del Terzo Settore, in particolare prevedono lo svolgimento delle attività possibilmente all’aperto, la riorganizzazione degli spazi e dei locali per assicurare il distanziamento sociale, l’obbligo per dipendenti e volontari di indossare le mascherine e indicazioni da seguire per la pulizia e la disinfezione degli spazi. Quando possibile, le attività ludiche devono essere organizzate in forma individuale, oppure a piccoli gruppi, ma solo se è possibile garantire la distanza minima di un metro e la puntuale sanificazione dei materiali. Sono quindi esclusi, ad esempio, i giochi da tavolo, le partite a carte, il biliardino (calciobalilla) e giochi di ruolo: ma questa disposizione potrà essere rivista sulla base dell’evoluzione dello scenario epidemiologico e dei progressivi allentamenti.
Campania – In un allegato all’ordinanza firmata dal presidente De Luca vengono indicate con precisione le modalità di riapertura “riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro” che sale a due metri in caso di attività fisica. Si raccomanda inoltre di “privilegiare attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico”. Si potrà ancora giocare a biliardo e a bocce, ma disinfettando ogni oggetto dopo l’uso, mantenendo la distanza interpersonale di un metro e “riducendo il numero di persone che manipolano gli stessi strumenti” con diversi turni di gioco e squadre “a composizione fissa”.