Il mito degli “zero decessi” in Lombardia vacilla. Il giorno dopo il comunicato della Regione, che ha confermato che i flussi della rete ospedaliere e delle anagrafi comunali non hanno segnalato alcuna vittima per domenica 24 maggio, arriva la smentita contenuta nei dati dell’Ats di Brescia. Il report dell’Azienda di tutela della salute è stato riportato questa mattina in edicola dal Giornale di Brescia. E parla chiaro: solo la provincia di Brescia ha registrato ufficialmente due morti a causa del coronavirus che risalgono proprio a domenica 24 maggio. Un dato che apre un interrogativo sui ritardi nelle segnalazioni che dalle Ats e dai Comuni arrivano alla Regione.

Domenica scorsa la comunicazione degli “zero decessi” in Lombardia aveva subito destato scalpore: nella Regione più colpita dal Covid un dato del genere non si era mai registrato dall’inizio della pandemia, a febbraio. In più, il giorno prima le morti comunicate erano state ancora 56. Infatti, lo stesso governatore Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera si erano affrettati a precisare che erano in corso le verifiche. L’assenza di nuovi decessi poteva essere causata dalla mancata trasmissione dei dati dalla rete ospedaliera e dalle anagrafi dei Comuni. È, d’altra parte, già capitato, in occasione di festività o fine settimane degli scorsi mesi, che i dati non fossero del tutto aggiornati e quelli mancanti siano stati aggiunti il giorno dopo.

Fin qui nulla di strano, quindi. Il giorno dopo, lunedì, la Regione Lombardia ha però confermato il dato, comunicando che le nuove 34 vittime registrate facevano tutte riferimento all’aggiornamento quotidiano. Una situazione che “va indagata“, ha commentato il fisico Enzo Marinari, dell’Università Sapienza di Roma. È infatti difficile attribuire il passaggio da zero a 34 a una semplice fluttuazione statistica. Dubbi che oggi vengono confermati dal report pubblicato dal Giornale di Brescia: l’Ats locale ha comunicato al Pirellone due decessi relativi a domenica 24 maggio, avvenuti uno in ospedale e uno in una residenza sanitaria assistenziale (Rsa).

Quella della rete ospedaliera, che comprende le Rsa, dovrebbe essere appunto il canale preferenziale tramite il quale la Regione Lombardia aggrega i dati provenienti dalle Province, insieme alla rete comunale. Resta quindi un punto di domanda: quando verranno comunicati i due decessi avvenuti nel Bresciano? Il Giornale di Brescia segnala infatti anche un’altra stranezza: l’Ats ha comunicato 50 nuovi casi relativi a lunedì 25 maggio, ma secondo il bollettino quotidiano della Regione i nuovi positivi accertati in provincia sarebbero appena tre.

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