Pikachu esiste in natura. Nessun ritocco con Photoshop. Nessuna fake fotografica finto etologica. L’esemplare di Trichosurus vulpecula, il tricosuro volpino, marsupiale notturno dall’inusuale pelliccia dorata diventato un simbolo della serie dei Pokémon, è reale. Questo grazioso opossum è stato salvato due anni fa vicino a Melbourne e trasferito in una clinica veterinaria dove oramai è rimasto a vivere come mascotte. “È passato tanto tempo, ma sembra che le sue immagini vivranno per sempre on-line”, ha spiegato Stephen Reinisch, il veterinario che l’ha salvato. Infatti il piccolo tricosuro volpino è stato trovato solo e abbandonato in un bosco. Troppo piccino per sopravvivere, e probabilmente caduto dalle spalle della mamma mentre si arrampicava su un albero, all’epoca del suo arrivo negli ambulatori del Boronia Veterinary Clinic and Hospital non aveva più di 5 mesi.
“All’inizio era un po’ timido e logicamente spaventato per la situazione in cui si è trovato, ma piano piano si è adattato alla nuova vita”, ha spiegato Reinisch. Nel corso dei mesi il piccoletto è stato sottoposto a diverse analisi. I medici hanno scoperto che questo animaletto di solito è color tortora, ma in questo caso ha una pelliccia dorata a causa di una mutazione genetica che non gli permette di avere un alto livello di melanina nel pigmento. Peculiarità che negli anni si è scoperto non essere nemmeno così rara perché altri esemplari identici sono stati avvistati sia nell’Australia settentrionale che in Tasmania. Insomma, Pikachu esiste davvero e per vederlo basterà un click: del pc o dello smartphone e non più solo sui palmari Nintendo.