Renzi lavora al margine, cerca l’utilità marginale e tiene il governo con l’acqua a un centimetro dalla bocca, martellandolo tutti i giorni ai fianchi fino a quando verrà il momento giusto e lo troverà indebolito. E’ ovvio che gli attacchi di Renzi a Conte non fanno bene al governo. Ma va da sé che se facessero bene, non li farebbero. E’ lapalissiano”. Sono le parole pronunciate a “Otto e mezzo” (La7) dal deputato di LeU, Pier Luigi Bersani, a proposito del voto di astensione dei renziani in Giunta al Senato per il caso Salvini-Open Arms.

“La mia massima preoccupazione – continua – è che lo stato della discussione pubblica nella politica, nei media, nei social non è all’altezza della gravità della situazione che abbiamo e avremo di fronte. Qui il problema sembra che sia quello di avere un voto in più, un punto di audience in più, un like in più, ma non c’è la compostezza, la serietà, il rigore, la responsabilità, che meriterebbero le situazioni che stiamo vivendo e che purtroppo avremo di fronte in autunno. Renzi, quindi, è un epifenomeno di tutto questo. Qui si va avanti come prima quando la situazione sarà la crisi più grave che avremo mai visto dal dopoguerra”.

E chiosa: “Lo stato dell’arte è questo. Cioè Renzi fa l’uovo di giornata, perché sa che domani ci saranno due o tre pagine di giornali. Ma poi agli italiani non può fregare di meno, perché Renzi non sta convincendo gli italiani. Sta solo dando l’idea che stiamo nell’eterno chiacchiericcio. Io non sono mica un fan di Conte, ma vedendo la situazione dico: diamo una mano al governo che c’è, ragazzi. Poi, quando ci saranno altre condizioni, ognuno prenderà le sue responsabilità. Dobbiamo correggere gli errori sicuramente, per l’amor di Dio. Chi fa sbaglia. Solo chi chiacchiera non sbaglia mai. Ricordo anche che questa è la baracca italiana, eh. Conte sta guidando una Panda quando ci vorrebbe una Ferrari“.

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