“Dear friend! congratulations. L’Ungheria è con te, Matteo! Viktor“. Nove parole che occupano quasi tutto lo schermo, disposte su ben quattro righe. È l’sms che il premier ungherese Viktor Orban, fresco di investitura per i pieni poteri, ha inviato all’amico sovranista Mateo Salvini che lo ha pubblicato sui social scatenando il dibattito. A far discutere non sono solo per le felicitazioni per la battaglia contro il processo (e contro i migranti) vinta dal leader della Lega, a suscitare grande stupore è la foto di quello che è un reperto ormai archeologico, un telefonino della Nokia, datato, anzi datatissimo, un vecchio 3310. Che incuriosisce la rete. Scoppia il dibattito. E le dietrologie non mancano.
“Io non capisco, Orban ti ha scritto un messaggio su un vecchio Nokia, poi ha preso l’iPhone e ti ha mandato una foto del messaggio scritto sul Nokia?”, commenta qualcuno. E ancora: “È un buon telefono è immune da ogni applicazione più o meno lecita e funziona che una meraviglia”.
Gettonatissima la tesi del “telefonino che non puoi intercettare“: “Lo usa perché è intelligente…”, scrive un utente. “Esatto – conferma un altro – no GPS, no localizzazione…, no altro …”. “Anche prima – ribatte un altro ancora – chiunque poteva essere rintracciato col cellulare vecchio, però almeno non dicevi quando andavi in bagno”. “Però – replica ancora qualcuno – era più difficile e Google non sapeva nulla di te”. Per chi attualizza il tutto, “con quello almeno non hai il drone che ti corre appresso. Manco fossimo delinquenti”. Fine della discussione.
Il medium è il messaggio, diceva Marshall McLuhan. Ma quel Nokia datato, anzi datatissimo, in giro quando i selfie erano ancora lontani anni luce, e sul monitor al massimo mettevi tante lettere quanto ne permette un cinguettio su Twitter, diventa quasi l’uovo di Colombo. Lo capisce qualcuno che fiuta l’affare: “Vendo Nokia 3310 consegno in Ungheria per info contattatemi in privato”.