Durissimo scontro a “Piazzapulita” (La7) tra l’europarlamentare del Pd, Pierfrancesco Majorino, e l’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele e attualmente agli arresti domiciliari. Focus del dibattito è la gestione regionale lombarda dell’emergenza coronavirus. Formigoni difende strenuamente il sistema sanitario lombardo: “Sulla sanità privata vengono raccontate un mucchio di balle. In Lombardia i posti letto pubblici sono sempre stati superiori a quelli privati. Noi abbiamo accreditato soltanto strutture private di grandissimo nome”.
Il conduttore, Corrado Formigli, dà poi la parola a Majorino, ma invano, perché l’ex governatore lombardo continua a sovrapporre la sua voce e a ribadire le sue ragioni, costringendo il giornalista ad abbassare l’audio del suo microfono. Ma Formigoni ignora l’invito di Formigli, che poi lo ammonisce: “Siamo stati costretti ad abbassarle l’audio, la prego. Poi le do la parola. Deve anche rispettare gli altri, altrimenti qui è un casino”.
L’ex assessore regionale lombardo osserva che in Lombardia sul pubblico e privato andrebbe rifatto tutto. E chiosa: “Non volevo tirare fuori questa cosa, però che Formigoni, condannato in relazione a una vicenda di rapporto con la sanità privata, venga qui a spiegare che il rapporto tra pubblico e privato non è ambiguo è incredibile. È una cosa che parla da sola”.
“Bravo, bravo”, commenta Formigoni, che provocatoriamente batte le mani.
“Insomma, lei è agli arresti domiciliari – ribatte Majorino – Può fare lo spiritoso quanto vuole, ma è un dato di fatto. Il problema è proprio il fatto che la sua condanna confermi l’opacità del rapporto tra pubblico e privato”. “Lei non sa più cosa dire. Se arriva a questo, vuol dire che non ha argomenti”, replica Formigoni. “No, la sua condanna è storia”, commenta Majorino.