Infrangono il divieto di spostarsi da una Regione all’altra con il kitesurf. Il confine tra Trentino Alto Adige e Lombardia, infatti, passa anche dal lago di Garda: nove bresciani sono stati sanzionati per non aver rispettato il divieto di spostamento mentre facevano kitesurf, per di più fuori dagli orari previsti. In totale, racconta il Giornale di Brescia, dovranno pagare più di 5mila euro di multa.
I ragazzi, residenti sull’Alto Garda bresciano, sono stati sorpresi verso le 15.30 di martedì dagli agenti della squadra Acque interne del commissariato di Polizia di Riva del Garda mentre surfavano con la tavola trainata da un aquilone in acque trentine, infrangendo così due disposizioni. La prima è quella dello spostamento da una Regione all’altra, (e lo sport non rientra nei motivi di lavoro, salute e urgenze). L’altra è il divieto di navigazione con kitesurf in acque trentine del Garda dalle 10 alle 16.30. Doppio verbale quindi per i sette ragazzi sorpresi in azione per un totale di 629 euro. Per i due istruttori rimasti sul gommone è stato invece contestato soltanto lo spostamento tra Regioni, di 400 euro. Altri 250 euro, infine, sono stati dati alla scuola che però, fa sapere, si impegna a pagare metà delle multe dei ragazzi.
Lo sconfinamento territoriale è stato probabilmente involontario: il confine è indicato solo da un palo di colore bianco e rosso fissato nella roccia sulla costa, forse non molto visibile per chi sta cavalcano le onde a 40 chilometri all’ora su una tavola da surf. I ragazzi si sono giustificati dicendo che il vento li aveva trascinati oltre la linea. “Va bene, abbiamo sbagliato – dicono i multati – ma è difficile comprendere tutta questa inflessibilità. In fondo facevamo solo sport, in acqua, senza creare assembramenti… Fa sorridere il fatto di essere stati multati per violazione delle norme anti-contagio in una situazione come questa, soprattutto dopo aver visto quello che è successo in piazza Arnaldo a Brescia, tanto per fare un esempio…”.