“Assistenti civici? Non era male come idea: un’allegra milizia, senza armi e senza stipendio, per distanziare le persone durante la movida. Peccato che non l’abbiano capito. Gli hanno detto tutti di no”. Così Maurizio Crozza, nel monologo di apertura del suo ‘Fratelli di Crozza’ – in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in live streaming su Dplay – ironizza sulla proposta, poi bocciata dal governo, avanzata dal ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, che su sollecitazione dell’Anci aveva ipotizzato l’impiego di 60mila assistenti civici nelle varie città.
“Tra l’altro – continua il comico – il “Viminale era ignaro”, cioè tu proponi di ingaggiare 60 mila persone per il controllo sociale e non dici niente al ministero degli Interni? Volevi fargli una sorpresa? E anche il premier Conte è rimasto spiazzato. Io mi domando: ma fra Ministri si parlano? Non ce l’hanno una chat di gruppo? Ce l’abbiamo tutti: per il calcetto, per la pizzata. E non ce l’hanno loro? È semplice, Boccia: vai su Whatsapp, crei un gruppo “Ciao amici… che ne dite di 60 mila assistenti civici? E poi aspetti le risposte:“Cazzata”.“Enorme cazzata”, “Boccia chi?”. E lì capisci tutto anche il tuo ruolo“.
Crozza, rivolgendosi all’autore Andrea Zalone e al musicista Silvano Belfiore, rispettivamente di Torino e di Busto Arsizio, scherza anche sulla mobilità inter-regionale in vista dell’estate: “Vuoi andare in Puglia e sei di Torino? Vorrei che ti soffermassi su Pinerolo. Non è male. Affitti una casetta, smussi gli angoli e ti diventa un trullo. Bellissimo”.
Live streaming, episodi completi e clip extra su Dplay.com