L’Idroscalo di Milano, il “mare” dei lombardi riparte. Aperto, come molti parchi, dal 7 maggio, nell’area spiaggia qualcuno prende già il sole, ma le passeggiate vanno ancora per la maggiore. Dal 1 giugno, secondo la nuova ordinanza della Regione Lombardia, potrà ripartire anche l’area delle piscine. Così come per le spiagge della riviera, anche qui sono state prese misure per mantenere il distanziamento sociale ed evitare la diffusione del coronavirus. “Noi abbiamo creato una sorta di box da 10 metri quadri, anche 12 in alcuni casi (disegnato con un gesso a terra ndr.) per mantenere la distanza tra uno spazio e l’altro – spiega al Fattoquotidiano.it Andrea Giorgi, gestore delle piscine “Punta est” dell’Idroscalo e di alcune spiagge lungo la stessa riva – Secondo la nuova ordinanza un nucleo familiare può stare più vicino, quindi calcoliamo che una stessa famiglia può occupare un singolo ‘box'”. In corso i lavori per riaprire anche le piscine in sicurezza. I numeri sono ovviamente ridotti, circa la metà secondo Giorgi. “Prima per specchio d’acqua avevamo 300 ingressi – racconta – Ma quest’anno non arriveremo a quei numeri perché chi entra è obbligato a prendere il lettino ed evitiamo così gli asciugamani a terra”. In media, calcola il gestore, nei giorni più pieni come la domenica si rinuncerà a 150 posti, ma “l’importante è essere ripartiti”. Oltre al contingentamento, prevista anche una sanificazione ad hoc. “Abbiamo predisposto delle pompe nebulizzanti e dei prodotti appositi – continua Giorgi – così ogni volta che qualcuno va in bagno o utilizza un lettino possiamo utilizzarli”. Come da regolamento della città metropolitana di Milano, di cui l’Idroscalo fa parte, è obbligatoria la misura della temperatura all’ingresso del parco. “Noi la misureremo ulteriormente in entrata alle piscine – conclude Giorgi – Così da stare più sicuri”.
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