Tutto è partito dopo una verifica fiscale eseguita dalla Guardia di finanza nel 2019. Oggi le Fiamme gialle hanno eseguito un sequestro preventivo per la confisca per un valore di 800mila euro, pari al profitto di una ipotizzata frode fiscale nella quale sono coinvolte tre aziende del settore edilizio attive in provincia di Bergamo.
Le indagini, avviate nel 2019, sono partite nei confronti di una società immobiliare di Romano di Lombardia segnalata per operazioni sospette. Nel corso degli anni nei conti e nelle dichiarazioni fiscali dell’azienda erano state annotate fatture false per circa 1 milione di euro. I gestori dell’azienda avevano inoltre utilizzato quello che gli investigatori definiscono artifici contabili per diminuire il reddito imponibile per oltre 400mila euro. L’evasione fiscale è stata complessivamente quantificata in 800mila euro.
Le indagini hanno permesso di individuare il vero amministratore della società, un 54enne della provincia di Bergamo, ritenuto il principale artefice della frode, responsabile della gestione dell’azienda che solo formalmente è stata intestata alla sorella. I militari sono anche risaliti a un’altra società, sempre gestita dal principale indagato, intestata a una 43enne, che non ha mai presentato le dichiarazioni fiscali, utilizzata esclusivamente per emettere fatture false per oltre 1 milione di euro.