Donald Trump attacca i governatori e, chiedendo di usare il pugno duro contro i manifestanti, accusa alcuni di loro di essere “deboli”. Dall’altra parte c’è invece l’ex presidente, Barack Obama, che si schiera invece dalla parte di chi protesta, pur precisando che “non ci sono scuse per le violenze”. Intanto, continuano le manifestazioni in tutti gli Stati Uniti nel sesto giorno dall’omicidio di George Floyd, il 46enne afroamericano soffocato dall’agente Derek Chauvin e da altri tre colleghi a Minneapolis e per il quale giovedì si terrà un memoriale funebre, mentre i funerali sono in programma per il 9 giugno a Houston, in Texas. Un uomo a Louisville, Kentucky, e altre due persone a Davenport, Iowa, sono state uccise durante gli scontri (dall’inizio sono 6 le vittime) e nel complesso dal 26 maggio oltre 4.000 persone sono state arrestate in una ventina di città, di cui oltre 500 a Los Angeles e 250 a New York. Tra loro c’è anche Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco di New York, fermata sabato sera dagli agenti perché si è rifiutata di lasciare una strada di Manhattan sgomberata dagli agenti. La ragazza è stata successivamente chiamata in giudizio e rilasciata. “Sono orgoglioso di lei e che le importi così tanto da essere disposta ad andare là fuori e fare qualcosa al riguardo”, ha poi commentato il primo cittadino. Almeno 40 città hanno imposto il coprifuoco, compresa New York, e sono 26 gli Stati americani che hanno attivato la Guardia Nazionale, compresa la capitale, Washington, stando a quanto riferito dalla Cnn.
Trump: “Governatori, se non arrestate siete degli idioti”. Obama: “Manifestanti meritano rispetto”
Il caos scoppiato per le strade americane ha portato a una nuova polarizzazione del dibattito politico. Da una parte c’è il presidente Trump che, dopo i messaggi di condanna per l’uccisione di Floyd, è passato all’attacco dei manifestanti condannando le violenze e i saccheggi che si stanno registrando in alcune città. In una videoconferenza con i governatori, il tycoon è arrivato a definirli degli “idioti”, secondo quanto riportato dalla stampa americana, se non arresteranno e lasceranno in carcere i manifestanti per “lunghi periodi di tempo”: “Dovete dominare, se non lo fate sprecate il vostro tempo e vi travolgeranno facendovi apparire come degli idioti”, ha detto. Il presidente ha anche aggiunto: “Molti di voi sono deboli. Dovete arrestare le persone”. Parole che, secondo quanto puntualizzato successivamente dalla Casa Bianca, sono state estrapolate dal contesto: “Quello che il presidente ha detto è che vuole dominare la strada con la Guardia Nazionale, la presenza della polizia. Ogni volta che ha usato la parola ‘dominare’ si riferiva alle strade ed alla necessità di riportare la pace”.
Approccio opposto quello di Obama che, invece, in un contributo ha scritto che le proteste di questi giorni “rappresentano la legittima frustrazione per decenni di fallimenti nel tentativo di riformare la polizia in America, ma non ci sono scuse per le violenze”. Ma la maggioranza di coloro che sono scesi in piazza, ha puntualizzato il Dem, è “pacifica, coraggiosa, responsabile e merita rispetto e sostegno, non condanna”. “Dovremmo lottare per assicurarci un presidente, un Congresso, una giustizia che veramente riconoscano il ruolo corrosivo che il razzismo continua a rivestire nella nostra società – ha poi concluso – Bisogna trasformare questo momento in un vero punto di svolta che porti a un cambiamento reale. Bisogna mettere insieme le risorse per aiutare i giovani attivisti a mantenere questo slancio incanalando le loro energie in azioni concrete”.
Il presidente trasferito nel bunker della Casa Bianca. 50 agenti del Secret Service feriti
Anche la scorsa notte ci sono stati scontri davanti alla Casa Bianca e venerdì sera, scrive il New York Times, gli agenti del Secret Service hanno portato Donald Trump in un bunker sotterraneo della residenza presidenziale per quasi un’ora insieme alla moglie Melania e al figlio Barron quando la protesta si è infiammata davanti all’edificio.
Nell’ultima notte di proteste una cinquantina di agenti del Secret Service sono rimasti feriti e diversi monumenti di Washington sono stati sfregiati con scritte anche al National Mall. Oltre 40 città hanno decretato il coprifuoco e alla lista si sono aggiunte anche Philadelphia – dove nella notte ci sono stati scontri con la polizia – e Washington, dove la sindaca Muriel Bowser ha mobilitato anche la guardia nazionale a sostegno della polizia metropolitana.
Solidarietà degli agenti – Virali i video che da New York a Washington immortalano alcuni dirigenti di polizia e agenti che si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà mentre ad Atlanta due poliziotti sono stati licenziati per uso eccessivo della forza dalla sindaca afroamericana Keisha Lance Bottoms: in un video i due si avvicinano alla macchina in cui si trovano due ragazzi, rompono il finestrino del conducente e li prelevano con violenza dopo averli bloccati con un taser.
Un morto in Kentucky – Un uomo è stato ucciso a Louisville verso mezzanotte, un’ora dopo che in città era stato imposto il coprifuoco dopo diverse notti di protesta. Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della polizia locale e quelli della Guardia Nazionale stavano cercando di disperdere un raduno in un parcheggio fuori da un negozio di alimentari quando qualcuno ha sparato contro di loro. A quel punto, gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo un uomo. Il capo della polizia di Louisville, Steve Conrad, ha dichiarato ai media locali che sull’accaduto sono state sentite diverse persone e che nel corso della giornata verranno fornite ulteriori informazioni.
Il fratello di Floyd: “Unione, non violenza”
A sei giorni di distanza dalla morte di Floyd, il fratello più giovane, Terrence, ha parlato ai microfoni di Good Morning America, sostenendo che il rischio in questo momento è quello di oscurare le proteste pacifiche contro il razzismo presente nei dipartimenti di polizia: George “vorrebbe che chiedessimo giustizia nel modo in cui stiamo cercando di farlo, ma incanalare la richiesta in modo diverso – ha dichiarato – Fare a pezzi, danneggiare la vostra città non è il modo che avrebbe voluto”.
Per Terrence Floyd il fratello era un “gigante buono” sempre pronto a motivare gli altri nelle difficoltà che attraversavano. Floyd spingerebbe gli altri ad incanalare la loro rabbia “facendo qualcosa di positivo o producendo un cambiamento in maniera diversa”, ha aggiunto: “Per lui si trattava di pace, di unità. Le cose che emergono ora possono chiamarle unità ma è un’unità distruttiva. Per lui non si trattava di questo, per mio fratello non era questo”.
Mondo
George Floyd, Trump attacca i governatori: “Se non fate arresti siete degli idioti”. Obama: “Manifestanti meritano rispetto”. Tre morti e 4mila in manette. Coprifuoco in 40 città e Guardia Nazionale in 26 Stati
Sesto giorno di scontri. Coprifuoco in più di 40 città, incluse Philadelphia e Washington, dove diversi monumenti sono stati sfregiati. Il New York Times scrive che venerdì il presidente è stato portato per un'ora in un bunker sotterraneo. New York: arrestata e rilasciata la figlia del sindaco De Blasio
Donald Trump attacca i governatori e, chiedendo di usare il pugno duro contro i manifestanti, accusa alcuni di loro di essere “deboli”. Dall’altra parte c’è invece l’ex presidente, Barack Obama, che si schiera invece dalla parte di chi protesta, pur precisando che “non ci sono scuse per le violenze”. Intanto, continuano le manifestazioni in tutti gli Stati Uniti nel sesto giorno dall’omicidio di George Floyd, il 46enne afroamericano soffocato dall’agente Derek Chauvin e da altri tre colleghi a Minneapolis e per il quale giovedì si terrà un memoriale funebre, mentre i funerali sono in programma per il 9 giugno a Houston, in Texas. Un uomo a Louisville, Kentucky, e altre due persone a Davenport, Iowa, sono state uccise durante gli scontri (dall’inizio sono 6 le vittime) e nel complesso dal 26 maggio oltre 4.000 persone sono state arrestate in una ventina di città, di cui oltre 500 a Los Angeles e 250 a New York. Tra loro c’è anche Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco di New York, fermata sabato sera dagli agenti perché si è rifiutata di lasciare una strada di Manhattan sgomberata dagli agenti. La ragazza è stata successivamente chiamata in giudizio e rilasciata. “Sono orgoglioso di lei e che le importi così tanto da essere disposta ad andare là fuori e fare qualcosa al riguardo”, ha poi commentato il primo cittadino. Almeno 40 città hanno imposto il coprifuoco, compresa New York, e sono 26 gli Stati americani che hanno attivato la Guardia Nazionale, compresa la capitale, Washington, stando a quanto riferito dalla Cnn.
Trump: “Governatori, se non arrestate siete degli idioti”. Obama: “Manifestanti meritano rispetto”
Il caos scoppiato per le strade americane ha portato a una nuova polarizzazione del dibattito politico. Da una parte c’è il presidente Trump che, dopo i messaggi di condanna per l’uccisione di Floyd, è passato all’attacco dei manifestanti condannando le violenze e i saccheggi che si stanno registrando in alcune città. In una videoconferenza con i governatori, il tycoon è arrivato a definirli degli “idioti”, secondo quanto riportato dalla stampa americana, se non arresteranno e lasceranno in carcere i manifestanti per “lunghi periodi di tempo”: “Dovete dominare, se non lo fate sprecate il vostro tempo e vi travolgeranno facendovi apparire come degli idioti”, ha detto. Il presidente ha anche aggiunto: “Molti di voi sono deboli. Dovete arrestare le persone”. Parole che, secondo quanto puntualizzato successivamente dalla Casa Bianca, sono state estrapolate dal contesto: “Quello che il presidente ha detto è che vuole dominare la strada con la Guardia Nazionale, la presenza della polizia. Ogni volta che ha usato la parola ‘dominare’ si riferiva alle strade ed alla necessità di riportare la pace”.
Approccio opposto quello di Obama che, invece, in un contributo ha scritto che le proteste di questi giorni “rappresentano la legittima frustrazione per decenni di fallimenti nel tentativo di riformare la polizia in America, ma non ci sono scuse per le violenze”. Ma la maggioranza di coloro che sono scesi in piazza, ha puntualizzato il Dem, è “pacifica, coraggiosa, responsabile e merita rispetto e sostegno, non condanna”. “Dovremmo lottare per assicurarci un presidente, un Congresso, una giustizia che veramente riconoscano il ruolo corrosivo che il razzismo continua a rivestire nella nostra società – ha poi concluso – Bisogna trasformare questo momento in un vero punto di svolta che porti a un cambiamento reale. Bisogna mettere insieme le risorse per aiutare i giovani attivisti a mantenere questo slancio incanalando le loro energie in azioni concrete”.
Il presidente trasferito nel bunker della Casa Bianca. 50 agenti del Secret Service feriti
Anche la scorsa notte ci sono stati scontri davanti alla Casa Bianca e venerdì sera, scrive il New York Times, gli agenti del Secret Service hanno portato Donald Trump in un bunker sotterraneo della residenza presidenziale per quasi un’ora insieme alla moglie Melania e al figlio Barron quando la protesta si è infiammata davanti all’edificio.
Nell’ultima notte di proteste una cinquantina di agenti del Secret Service sono rimasti feriti e diversi monumenti di Washington sono stati sfregiati con scritte anche al National Mall. Oltre 40 città hanno decretato il coprifuoco e alla lista si sono aggiunte anche Philadelphia – dove nella notte ci sono stati scontri con la polizia – e Washington, dove la sindaca Muriel Bowser ha mobilitato anche la guardia nazionale a sostegno della polizia metropolitana.
Solidarietà degli agenti – Virali i video che da New York a Washington immortalano alcuni dirigenti di polizia e agenti che si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà mentre ad Atlanta due poliziotti sono stati licenziati per uso eccessivo della forza dalla sindaca afroamericana Keisha Lance Bottoms: in un video i due si avvicinano alla macchina in cui si trovano due ragazzi, rompono il finestrino del conducente e li prelevano con violenza dopo averli bloccati con un taser.
Un morto in Kentucky – Un uomo è stato ucciso a Louisville verso mezzanotte, un’ora dopo che in città era stato imposto il coprifuoco dopo diverse notti di protesta. Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della polizia locale e quelli della Guardia Nazionale stavano cercando di disperdere un raduno in un parcheggio fuori da un negozio di alimentari quando qualcuno ha sparato contro di loro. A quel punto, gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo un uomo. Il capo della polizia di Louisville, Steve Conrad, ha dichiarato ai media locali che sull’accaduto sono state sentite diverse persone e che nel corso della giornata verranno fornite ulteriori informazioni.
Il fratello di Floyd: “Unione, non violenza”
A sei giorni di distanza dalla morte di Floyd, il fratello più giovane, Terrence, ha parlato ai microfoni di Good Morning America, sostenendo che il rischio in questo momento è quello di oscurare le proteste pacifiche contro il razzismo presente nei dipartimenti di polizia: George “vorrebbe che chiedessimo giustizia nel modo in cui stiamo cercando di farlo, ma incanalare la richiesta in modo diverso – ha dichiarato – Fare a pezzi, danneggiare la vostra città non è il modo che avrebbe voluto”.
Per Terrence Floyd il fratello era un “gigante buono” sempre pronto a motivare gli altri nelle difficoltà che attraversavano. Floyd spingerebbe gli altri ad incanalare la loro rabbia “facendo qualcosa di positivo o producendo un cambiamento in maniera diversa”, ha aggiunto: “Per lui si trattava di pace, di unità. Le cose che emergono ora possono chiamarle unità ma è un’unità distruttiva. Per lui non si trattava di questo, per mio fratello non era questo”.
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Mondo
A Gaza è finita la tregua: Israele attacca Hamas sulla Striscia. “Oltre 350 morti, molti bambini”. Tel Aviv: “Colpiremo fino alla restituzione di tutti gli ostaggi”
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Trump-Putin, oggi la telefonata. Media: “Usa pensano a riconoscere la Crimea come russa”. Tasse e debito: corsa al riarmo dell’Est Europa
Politica
“Riarmo? Linea di Schlein sensata, non porterà più sicurezza”: la lettera degli ex big del Pd toscano
Roma, 18 mar (Adnkronos) - "Spero ci sia la volontà politica per evitare di dividerci di nuovo. Questo è un passaggio storico. Non possiamo sbagliare, è troppo importante. La politica estera e i temi della difesa europea magari non sono decisivi per il consenso elettorale, ma sono fondamentali per la costruzione della credibilità di un soggetto politico e della costruzione di un’alternativa di governo". Lo dice al Foglio Alessandro Alfieri, senatore del Pd e coordinatore di Energia popolare, a proposito della mozione del Pd sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue.
"Lavoriamo a un documento che sottolinei le criticità del piano sulle quali il governo dovrebbe negoziare con la Commissione – dalla necessità di non sbilanciare il costo del riarmo troppo sui bilanci nazionali, alla necessità di investimenti che contribuiscano a far crescere la collaborazione industriale trai i paesi europei e gli acquisti e programmi comuni tra pesi – ma che confermi comunque che questo è oggi un passaggio necessario per garantire la sicurezza dell’Europa", sottolinea il senatore dem.
Roma, 18 mar (Adnkronos) - La tregue in Ucraina "ci sarà, è inevitabile. Trump e Putin si sono spinti troppo avanti. Hanno tagliato fuori dal confronto l’Europa che rompe le scatole e ora, escludendo gli altri, hanno obbligato se stessi a portare a casa il risultato. Non possono fallire, non possono tornare alla casella di partenza". Lo dice Romano Prodi a 'Avvenire'.
Ma "la pace è un’altra cosa. È più complicata perché si tratta di definire aspetti complessi. A cominciare dai problemi territoriali. Certo di solito una tregua finisce con il rendere definitivi accordi provvisori", sottolinea l'ex presidente della commissione Ue. Sulla difesa europea, Prodi spiega: "Ora è il momento di farci il nostro ombrello. Penso a un lungo e indispensabile cammino verso la difesa comune. Penso a risorse aggiuntive che vengano progressivamente messe insieme da tutti i Paesi Ue. Penso a risorse spese in modo coordinato e unito. Se aumentiamo le spese militari senza organizzare una politica estera e una difesa comune, sono soldi buttati via".
Prodi, tra le altre cose, parla della situazione del Pd: "In Europa non esiste un Paese in cui un partito abbia la maggioranza. Ecco il tema: creare la compagnia di viaggio" e con il M5s "c’è tanta distanza. Troppa. Questo gioco della separazione quotidiana vuol dire condannarsi alla sconfitta. E invece la sfida è trovare una capacità di mediare avanzando. Servono proposte innovative. Servono proposte che emozionano. Che prendono il cuore. Perchè c’è metà del Paese che non va più a votare. E perchè i giovani non si convincono con proposte in contrasto tra loro".
(Adnkronos) - Serie di attacchi aerei di Israele nella Striscia di Gaza, ripresi nella notte su ordine di Benjamin Netanyahu, che ha ordinato "la ripresa della guerra" contro Hamas, dopo che gli sforzi per estendere il cessate il fuoco sono falliti. Il bilancio delle vittime continua a salire. Secondo il direttore del ministero della Sanità della Striscia, Mohammed Zaqout, i morti sono saliti "ad almeno 330, per la maggior parte donne e bambini palestinesi, mentre i feriti sono centinaia"
Secondo quanto appreso dall'Afp da due fonti del movimento di resistenza islamico, tra le vittime c'è anche il generale di divisione Mahmoud Abu Watfa, che era a capo del ministero dell'Interno del governo di Hamas.
L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha dichiarato che lui e il ministro della Difesa Israel Katz hanno dato istruzioni alle Forze di Difesa Israeliane (Idf) di intraprendere “un'azione forte contro l'organizzazione terroristica di Hamas” nella Striscia di Gaza. “Questo fa seguito al ripetuto rifiuto di Hamas di rilasciare i nostri ostaggi, così come al suo rifiuto di tutte le proposte ricevute dall'inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff e dai mediatori”, ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in un post su X. “Israele, d'ora in poi, agirà contro Hamas con una forza militare crescente”, ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in una dichiarazione riportata dal Times of Israel, aggiungendo che i piani per la ripresa delle operazioni militari sono stati approvati la scorsa settimana dalla leadership politica.
Israele continuerà a combattere a Gaza "fino a quando gli ostaggi non saranno tornati a casa e non saranno stati raggiunti tutti gli obiettivi", ha affermato Katz.
La Casa Bianca dal canto suo ha confermato che Israele ha consultato l'amministrazione americana prima di lanciare la nuova ondata di raid. "Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, invece ha scelto il rifiuto e la guerra", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Brian Hughes, al Times of Israel, dopo la ripresa dei raid israeliani contro la Striscia di Gaza.
Dal canto suo Hamas ha dichiarato che Netanyahu, con la sua decisione di "riprendere la guerra", "ha condannato a morte gli ostaggi" che si trovano ancora a Gaza. "Netanyahu e il suo governo estremista hanno deciso di sabotare l'accordo di cessate il fuoco - accusa il movimento in una nota - La decisione di Netanyahu di riprendere la guerra è la decisione di sacrificare i prigionieri dell'occupazione e di imporre loro la condanna a morte”. Hamas denuncia poi che il premier israeliano continua a usare la guerra a Gaza come "una scialuppa di salvataggio" per distrarre dalla crisi politica interna.
Hamas ha quindi esortato i mediatori internazionali a “ritenere l'occupazione israeliana pienamente responsabile della violazione dell'accordo” e ha sottolineato la necessità di “fermare immediatamente l'aggressione”.
Il cessate il fuoco era rimasto in vigore per circa due settimane e mezzo dopo la conclusione della prima fase, mentre i mediatori lavoravano per mediare nuovi termini per l'estensione della tregua. Hamas ha insistito per attenersi ai termini originali dell'accordo, che sarebbe dovuto entrare in vigore nella sua seconda fase all'inizio del mese. Questa fase prevedeva che Israele si ritirasse completamente da Gaza e accettasse di porre fine definitivamente alla guerra in cambio del rilascio degli ostaggi ancora in vita. Sebbene Israele abbia firmato l'accordo, Netanyahu ha insistito a lungo sul fatto che Israele non porrà fine alla guerra fino a quando le capacità militari e di governo di Hamas non saranno state distrutte. Di conseguenza, Israele ha rifiutato anche solo di tenere colloqui sui termini della fase due, che avrebbe dovuto iniziare il 3 febbraio.
Gli Houthi dello Yemen "condannano la ripresa dell'aggressione del nemico sionista contro la Striscia di Gaza". "I palestinesi non verranno lasciati soli in questa battaglia e lo Yemen continuerà con il suo sostegno e la sua assistenza e intensificherà il confronto", minaccia il Consiglio politico supremo degli Houthi, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, come riportano le tv satellitari arabe.
Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.