Lo sciopero annunciato dai sindacati della scuola per l’8 giugno, dopo un fallito incontro al Ministero, è in bilico: la commissione di Garanzia per gli scioperi ha infatti invitato le sigle dalla scuola a “revocarlo“. In una lettera inviata a Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, il commissario Orsola Razzolini ha evidenziato nella convocazione dello sciopero alcune violazioni: in particolare il mancato rispetto del “termine di preavviso” e della “regola dell’intervallo tra azioni di sciopero”, visto che già i Cobas avevano annunciato una manifestazione il 5 giugno.
Tra i motivi dello sciopero c’era l’uso della didattica a distanza, l’edilizia scolastica, ma sopratutto la stabilizzazione dei docenti: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’approvazione in Senato del dl scuola. Sullo sciopero si era espresso criticamente già il Movimento 5 Stelle, che in una nota firmata dagli esponenti della commissione Istruzione al Senato avevano definito la convocazione di uno sciopero “una scelta incomprensibile e fuori luogo” visto il momento particolarmente delicato. Il Ministero si era detto disponibile “reso disponibile ad aprire un percorso di lavoro da fare congiuntamente” e aveva richiamato le parti all’unità: “Ora più che mai serve collaborazione fra le parti”.
Oggi i sindacati hanno disertato l’incontro in videoconferenza per il reperimento dei presidenti delle commissioni per l’esame di Maturità.”Vista la proclamazione dello sciopero fissato per l’8 giugno – spiega Noemi Ranieri, segretario nazionale della Uil Scuola – le organizzazioni sindacali hanno deciso di non presentarsi all’incontro. Il tema – aggiunge – è ancora quello degli esami di stato, più esattamente delle modalità attraverso cui favorire la copertura delle commissioni ancora in attesa di un presidente, con un sistema di deroghe”.