“Libertà di circolazione senza condizioni”. Così il ministro Francesco Boccia riassume le novità dell’ultima tappa della Fase 2: da mercoledì infatti si potrà circolare in tutt’Italia. Riaprono i confini regionali – inclusi quelli dei territori più colpiti – senza nessuna ordinanza in senso contrario. Fa un passo indietro anche il governatore della Sardegna, Christian Solinas, dopo un lungo braccio di ferro con il sindaco milanese Sala sulla possibile introduzione di passaporti sanitari. Salvo poi proporre un sistema più flessibile, basato sulla registrazione degli arrivi e la compilazione di un questionario. “Solinas non ha più posto una condizione pregiudiziale – annuncia Boccia su Rai1 – sta lavorando con tutti gli altri su meccanismi che consentano di rafforzare la prevenzione territoriale”. La principale novità è che da mercoledì non servirà più l’autocertificazione – fatto salvo per determinate zone che con ordinanze locali la richiedono – perché non si dovrà più motivare lo spostamento.
Viaggi da e per l’estero – Da oggi chi arriva nel nostro Paese dall’estero non avrà più l’obbligo di trascorrere un periodo di quarantena. In teoria, sono consentiti gli spostamenti da e per gli Stati membri dell’Unione europea, Regno Unito, Irlanda e Monaco. Ma di fatto non tutti i Paesi europei riaprono le frontiere subito (come l’Austria, che aspetta il 15 giugno) o le riaprono con obbligo di quarantena per chi arriva da determinate zone del Nord Italia (come la Grecia).
Treni – In vista della riapertura degli spostamenti interregionali, Trenitalia annuncia che verrà rilevata la temperatura corporea. Ripristinata anche la ristorazione a bordo ma con la consegna “al posto” di cibi e bevande confezionati.
Auto e moto – In auto si può viaggiare tutti insieme solo se è già conviventi, altrimenti saranno consentite al massimo 2 persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore, sul lato opposto. Da soli anche in moto, salvo ‘ospitare’ sul sellino chi vive nella stessa casa. Tranne in Liguria, dove si potrà dare un passaggio a chiunque, ma solo con casco integrale e mascherina.
Cosa resta vietato – In linea generale, valgono le raccomandazioni fatte fino ad ora: niente baci e abbracci tra persone non conviventi, niente assembramenti né gruppi affollati. Quindi ci si può vedere a cena solo a patto di rispettare il distanziamento. Per le feste – pubbliche o private – bisogna aspettare. Così come per la riapertura di cinema e teatri (prevista per il 15 giugno). Ancora nessuna data nazionale per club e discoteche. Resta l’obbligo di quarantena per chi ha una temperatura superiore a 37.5: esercizi commerciali e locali possono impedire l’ingresso.