“Donald Trump evoca un’azione militare contro chi protesta. E ieri abbiamo visto usare i gas lacrimogeni contro i manifestanti. Cosa ne pensa di tutto ciò?”. Dopo la domanda di un giornalista, il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, è rimasto in silenzio per 21 secondi alla ricerca delle giuste parole. Ventuno secondi che per molti, considerata anche la reattività di Trudeau nelle risposte, sono sembrati interminabili. “Stiamo guardando con orrore e costernazione ciò che sta accadendo negli Stati Uniti – ha detto il premier canadese – è arrivato il momento di essere uniti”. Trudeau ha evitato di commentare la gestione delle proteste da parte del presidente americano e ha spostato l’attenzione, in tema di razzismo, sul proprio Paese. Secondo diversi politologi, Trudeau ha evitato di nominare direttamente Trump per non offenderlo e non compromettere i rapporti tra i due Paesi ancorché, tra le righe di quanto pronunciato, si possa leggere una critica indiretta all’operato del presidente statunitense.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione