Ritenuta fondata la richiesta di sospensione cautelare della multa fino al giudizio. Fissata per l’11 gennaio 2012 l'udienza in cui si entrerà nel merito del ricorso proposto dal servizio pubblico
La Rai era stata sanzionata dall’Agcom con una multa da 1,5 milioni di euro per mancato rispetto del pluralismo in tv, ma il Tar del Lazio ha sospeso l’efficacia della decisione dell’authority, accogliendo una serie di richieste della televisione pubblica e fissando allo stesso tempo per l’11 gennaio 2012 l’udienza in cui si entrerà nel merito del ricorso proposto.
Il Tar ha ritenuto che “al sommario esame consentito nella presente fase del giudizio, e fatto salvo l’approfondimento del merito, possa ritenersi configurabile un fumus di fondatezza dei motivi inerenti la violazione del principio del contraddittorio e del diritto di difesa, in ragione del fatto che il provvedimento sanzionatorio appare fondato su contestazioni diverse ed ulteriori rispetto a quanto esposto nell’atto di avvio dell’istruttoria”.
In più i giudici hanno considerato che “nel bilanciamento degli opposti interessi debba, allo stato, ritenersi prevalente quello della ricorrente alla sospensione delle misure, sia conformative che patrimoniali, e che il differimento al 31 luglio 2020 del termine per l’esecuzione delle stesse non sia sufficiente ad evitare il pregiudizio allegato, stante la natura e complessità degli adempimenti alla stessa ordinati nonché la rilevanza della sanzione pecuniaria applicata”.
La concessione della misura cautelare della sospensione dell’esecuzione del provvedimento sanzionatorio, quindi, per il Tar “deve ritenersi opportuna anche al fine di mantenere la res adhuc integra in vista della definizione del giudizio nel merito, per la discussione del quale si fissa fin d’ora l’udienza dell’11 gennaio 2021″.