L'estrema flessibilità del mercato Usa, dove durante il lockdown le aziende hanno licenziato milioni di persone, è compatibile con l'ipotesi che chi ha ripreso la produzione stia tornando ad assumere. Anche se è presto per dire se la tendenza si consoliderà. L’occupazione è aumentata soprattutto nei settori del tempo libero e nell’ospitalità, nell’edilizia, nell’istruzione, nei servizi sanitari e nel commercio al dettaglio
Il mercato del lavoro degli Usa si rivela più resiliente del previsto ai devastanti effetti del coronavirus. A maggio, invece che continuare ad aumentare come si attendevano gli analisti, la disoccupazione è calata al 13,3%, rispetto al 14,7% di aprile. E l’economia statunitense, stando al report diffuso dal dipartimento del Lavoro, ha creato 2,5 milioni di posti. Il numero di disoccupati è sceso di 2,1 milioni di persone. “Questi numeri sono incredibili”, twitta Donald Trump.
“Questi miglioramenti nel mercato del lavoro riflettono una ripresa limitata dell’attività economica che era stata rallentata a marzo e aprile a causa della pandemia Covid-19 e degli sforzi per contenerla”, ha sottolineato l’ufficio del lavoro. L’estrema flessibilità del mercato Usa, dove durante il lockdown le aziende hanno licenziato milioni di persone, è compatibile con l’ipotesi che chi ha ripreso la produzione stia tornando ad assumere. Anche se è presto per dire se la tendenza si consoliderà.
A maggio, l’occupazione è aumentata notevolmente nei settori del tempo libero e nell’ospitalità, nell’edilizia, nell’istruzione, nei servizi sanitari e nel commercio al dettaglio. Nonostante i miglioramenti, l’ufficio del lavoro ha sottolineato che il tasso di disoccupazione e il numero di disoccupati sono aumentati rispettivamente di 9,8 punti percentuali e 15,2 milioni di disoccupati da febbraio.