È morto il papà di Mel Gibson. Hutton Gibson aveva 101 anni, veterano della Seconda Guerra Mondiale, l’anziano genitore del regista di Braveheart era un cattolico ultratradizionalista con tendenze antisemite. La sua morte è stata confermata dal New York Times che l’ha scoperta spulciando i decessi de Los Robles Hospital and Medical Center di Thousand Oaks, in California. Mentre il figlio Mel e i suoi familiari non hanno ancora dato risposta alle richieste di conferma poste dal NYT.
Hutton Gibson apparteneva a un gruppo minoritario di cattolici che respingevano le riforme del Concilio Vaticano II (1962-1965). Questi tradizionalisti cercano di preservare l’ortodossia secolare, in particolare la Messa tridentina, la messa latina istituita nel XVI secolo. Gestiscono le loro cappelle, scuole e ordini religiosi in opposizione alle dottrine ufficiali del Vaticano. Hutton negò la legittimità di Giovanni Paolo II come papa, definendolo “baciatore del Corano”, e disse che il Vaticano II era stato “un complotto massonico appoggiato dagli ebrei“.
Fino a quando Mel, sesto di 11 figli, non è diventato celebre ad Hollywood, Hutton era un perfetto signor nessuno ma nel 2003 proprio a ridosso dell’uscita del controverso The Passion, Hutton Gibson rilasciò un’intervista al New York Times che oggi definiremmo “complottista” sia sull’11 settembre 2001 (la sostanza era che gli aerei si erano schiantati contro le torri gemelle perché controllati a distanza) che sull’Olocausto (non gli tornava il conto sugli ebrei gasati nei campi di concentramento, ovvero per lui lo avevano fortemente gonfiato). Infine l’intervista radio dello scandalo nel 2004 dove l’Olocaust diventò “per la maggior parte, ma non del tutto, una finzione”.