Era uscito con gli amici per festeggiare l’ultimo giorno di scuola, quando è stato travolto e ucciso da un’ auto, una Peugeot 108. È successo nella tarda serata dell’8 giugno a Roma, in zona Infernetto, in via Francesco Cilea. La vittima è Mattia, che avrebbe compiuto 15 anni a ott15obre. È morto sul colpo e l’incidente è avvenuto a poca distanza da casa. Al volante un giovane di 22 anni, che si è fermato dopo l’impatto. Il magistrato ha disposto l’arresto perché risultato positivo al test tossicologico: processato per direttissima, adesso è ai domiciliari.

Secondo quanto emerso dai rilievi della polizia locale e dalle testimonianze di chi ha assistito all’incidente, il ragazzino stava attraversando sulle strisce pedonali con due amici. Avrebbero percorso il primo tratto di strada poi i due compagni, vedendo l’auto arrivare, sono riusciti a indietreggiare mentre lui è stato centrato. “L’auto è arrivata come un missile“, hanno raccontato alcuni testimoni. Sul posto sono intervenute numerose pattuglie della polizia locale del gruppo Tintoretto e il 118, oltre agli amici e ai genitori del ragazzo. Il personale sanitario ha provato a rianimare il ragazzino, ma non c’è stato nulla da fare: il 14enne è morto sul colpo e la salma è stata trasportata all’ospedale di Tor Vergata. La Procura, che procede per omicidio stradale, disporrà una serie di perizie sull’auto per accertare la velocità a cui stava viaggiando. Disposta anche l’autopsia sul corpo del quattordicenne.

Le testimonianze: “Sbalzato per 20 metri” – Sul luogo dell’incidente è un via vai continuo di ragazzi: chi porta un fiore, chi un cartello. “Ero a pochi metri di distanza da lui – ha raccontato Lorenzo, un amico di Mattia – Ho sentito un botto fortissimo, sembrava uno sparo”. Anche un altro ragazzo ha confermato che l’impatto è stato fortissimo: “Mattia era sulle strisce, la strada era illuminata da un lampione, è stato sbalzato per venti metri. L’auto è andata avanti per diversi metri poi si è fermata. Secondo me lo ha fatto solo perché si è distrutta nell’impatto”. Da tempo i residenti dell’Infernetto chiedono più controlli, più autovelox e dossi per limitare la velocità delle auto: “Qui è il far west – ha detto una donna – Corrono tutti come matti. Su questa strada sono già morti una donna e un ragazzo“. Conferma un’altra: “Più che dire ai nostri figli di attraversare sulle strisce che dobbiamo fare”.

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