Gli scienziati si dividono sulle affermazioni dell’Oms riguardo alla capacità degli asintomatici di infettare. Se l’Organizzazione mondiale della sanità ha prima tranquillizzato sul ruolo delle persone infette ma senza sintomi nella catena dei contagi e poi precisato sugli studi in corso, da Franco Locatelli a Walter Ricciardi fino ad Andrea Crisanti arriva un coro di pareri contrari ma anche di distinguo sull’affidabilità dell’Organizzazione. Mentre il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, quello che dice vada l’Oms “va preso molto sul serio”.

Per il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, le dichiarazioni del capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms, Maria Van Kerkhove, sugli asintomatici non sono state “un’uscita fra le più felici” perché “i cosiddetti asintomatici possono essere pre-sintomatici e paucisintomatici in una fase prima di sviluppare sintomi. Poi ci sono gli asintomatici” veri e propri.

“Abbiamo delle pubblicazioni scientifiche che documentano come anche un asintomatico può avere carica virale significativamente elevata” e dunque “i soggetti asintomatici hanno la possibilità di infettare”, ha precisato Locatelli a Sky Tg24. “Tendenzialmente il carico virale è più elevato nei sintomatici, e quindi la capacità di trasmettere l’infezione è più elevata – ha aggiunto Locatelli – Ma ad esempio il caso della Diamond Princess dimostra” che c’è stata “una diffusione del contagio anche da parte degli asintomatici”.

Durissimo Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di medicina molecolare e virologia all’Università di Padova: “L’Oms dice che gli asintomatici non sono un problema per assolversi da tutti errori fatti prima. Oms è un baraccone che va smontato e rifatto da capo”. Per il medico che ha gestito la pandemia nel Veneto, la carica virale degli asintomatici è “paragonabile a chi ha sintomi”. Per esempio, nel comune di Vò, “ci sono 63 persone positive che si erano infettate e poi guarite già prima del 21 febbraio”. Vuol dire, precisa l’immunologo, “che erano tutte asintomatiche, senza neppure un malessere ma sono quelle che hanno portato la malattia nel paese”.

Di segno contrario il parere di Silvestri sull’Organizzazione mondiale della Sanità: “Credo che, al di là di qualche errore ed eccessive polemiche, quello che dice l’Oms vada preso molto sul serio”, spiega il virologo riguardo alle polemiche scatenate per il parere sugli asintomatici e le accuse di troppe indulgenza nei confronti della Cina.

Di risposta “inaccurata e sbagliata” parla invece Walter Ricciardi, docente dell’Università Cattolica di Roma e consigliere del ministero della Salute. “Va considerato che questi colleghi sono sotto pressione da mesi – ha precisato il consulente di Roberto Speranza – Però a tutti quelli che ironizzano sull’Oms dico che se non esistesse sarebbe un danno enorme perché è l’unica organizzazione che può combattere la pandemia”, ha aggiunto. L’Oms “va anche criticata quando commette errori, come in questo caso, ma non per questo – ha ribadito Ricciardi – dobbiamo prendere posizioni come fa qualcuno dicendo che va cancellata”.

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