La commissione giustizia del Senato ha bocciato con un solo voto di vantaggio un emendamento dei berlusconiani per sospendere la riforma che introduce lo stop della prescrizione dopo il primo grado di giudizio fino a fine anno. Il senatore di Italia viva: "Pur condividendo il contenuto degli emendamenti odierni vogliamo che il Governo rispetti gli impegni presi per una modifica e una migliore regolamentazione della prescrizione"
L’emendamento che cancellava la riforma della prescrizione è stato bocciato, ma i renziani si sono astenuti. Con la Fase 3 la vita di ogni giorno comincia a tornare alla normalità anche nei corridoi del Parlamento. E cosa c’è di più normale dei renziani che minacciano l’esecutivo usando come grimaldello un voto sulla riforma della prescrizione? La legge voluta dal guardasigilli Alfonso Bonafede è attualmente in vigore. Prima dell’esplosione dell’epidemia il ministro della giustizia aveva trovato un accordo con la maggioranza di governo per quello che era stato ribattezzato “lodo Conte bis“. Italia viva, però, aveva disertato il consiglio dei ministri. E adesso torna alla carica.
La commissione giustizia del Senato ha bocciato un emendamento di Forza Italia per sospendere la riforma che introduce lo stop della prescrizione dopo il primo grado di giudizio fino a fine anno. L’emendamento, che ricalca il lodo della renziana Lucia Annibali, a suo tempo presentato alla Camera, è stato bocciato con 12 no e 11 sì. Il senatore di Italia viva Giuseppe Cucca, però, non ha votato con la maggioranza e si è astenuto. Il motivo? Un messaggio al governo.
Secondo Cucca “l’astensione di oggi in commissione giustizia sulla prescrizione rappresenta un nostro ulteriore segnale di fiducia nei confronti del governo che ha preso impegni precisi sulla giustizia”. In che senso un segnale di fiducia? “Pur condividendo il contenuto degli emendamenti odierni sulla prescrizione , ed essendo profondamente convinti che la normativa approvata sia incostituzionale e contraria alle norme più elementari della civiltà giuridica, ci siamo astenuti perché vogliamo che il Governo rispetti gli impegni presi per una modifica e una migliore regolamentazione della prescrizione”, prosegue il renziano. Insomma: Italia viva poteva pure votare con il centrodestra come successo più volte a febbraio. Cucca ricorda a Bonafede quanto annunciato a Palazzo Madama durante la discussione della mozione di sfiducia – poi bocciata – il 20 maggio scorso, ovvero la creazione di una commissione per indagare sugli effetti della riforma della prescrizione. “Stiamo ancora aspettando che il ministro Bonafede convochi il tavolo per cui abbiamo indicato il presidente dell’Unione delle camere penali Caiazza quale nostro rappresentante: lo faccia subito. Sarà il tavolo che abbiamo indicato, con una rappresentanza mista di tecnici e politici, il luogo dove affrontare nel migliore dei modi una discussione seria e proficua sui tempi dei processi”, continua il renziano.
Protesta per la bocciatura dell’emendamento Fiammetta Modena di Forza Italia, firmataria con i colleghi Giacomo Caliendo e Franco Dal Mas della norma che avrebbe congelato la riforma della prescrizione: “Ancora una volta la maggioranza non comprende la gravità della scelta fatta a suo tempo di inaugurare, con la riforma Bonafede, il processo eterno. Avevamo vari emendamenti e nessuno è stato approvato”. Per questa volta, però, i renziani non hanno votato con l’opposizione.